Da Samardzic al Cholito è il mercato dell’attesa
Il Napoli non definisce acquisti, cessioni e riscatti prima del nuovo allenatore. Anche Simeone aspetta novità entro una settimana
I programmi sono legati alla scelta del tecnico Anguissa nel frattempo omaggia Spalletti «Perdiamo un grande uomo Nessuno sa cosa è accaduto Sono triste»
Un’altra giornata di attesa. Un altro giorno ad aspettare qualcosa, cioè qualcuno, un allenatore: senza il pilota, la macchina non può partire a razzo. Basilare. Scontato. Inevitabile: il Napoli, in questo momento, esibisce lo scudetto e anche una serie di dubbi legati ai vuoti in panchina e dietro la scrivania del ds, considerando l’addio di Spalletti e la situazione quantomeno delicata di Giuntoli, direttore senza portafoglio (oggi a Istanbul per la finale di Champions). Il mercato, in questa situazione, non può decollare e non decollerà fino a quando non saranno chiari i piani tecnici: la filosofia di De Laurentiis, da qualche anno ormai, è investire esclusivamente sui giocatori ritenuti funzionali dagli allenatori. Acquisti condivisi, insomma: già, ma con chi per il momento? DeLa lavora per risolvere il problema, e nel frattempo gli incontri sono affidati al responsabile scouting, Maurizio Micheli: è lui che gestisce chiacchierate e trattative, è lui che si occupa di mettere insieme i fili dei discorsi interrotti. E sono un bel po’. Per forza di cose: da Scalvini a Samardzic, passando per Simeone. Il Cholito da riscattare tra il 15 e il 16 giugno. Tra giovedì e venerdì.
A PRESTO. E allora, il mercato. Gli accenni di mercato in attesa di nuovi e definitivi ordini. Esiste il listone di allenatori-candidati, i famosissimi 40 annunciati da De Laurentiis, e poi esiste un elenco di giocatori, di obiettivi, di personaggi che piacciono o quantomeno attraggono. Il Napoli è una squadra forte, molto forte secondo le indicazioni e la valutazione di Spalletti, ma qualcosa accadrà prerisponde. sto - sul fronte Kim - qualche altra cosa potrebbe accadere - sul fronte Osimhen - e dunque bisogna attrezzarsi. Micheli, il ds in pectore, l’uomo della società che ha dimestichezza e conoscenze, tempi e ritmi, dialoga e viaggia. Fa la spola tra Roma e Napoli quando serve. Chiama e Ma in questa fase la storia del mercato è ferma alle bozze: Scalvini e Koopmeiners con l’Atalanta, un difensore e un centrocampista; Doekhi con l’Union Berlino e Samardzic con l’Udinese, un’altra coppia di ruoli; e poi i ragazzi del Bari impegnati nello spareggio-promozione con il Cagliari, il portiere Caprile e il centrocampista Benedetti (via Samp). Sono idee, dicevamo la bozza di una storia che nascerà presto. E ancora: con il Lilla s’è parlato dell’esterno Zhegrova, collega di Rrahmani in Nazionale kosovara. A presto, per tutti: appuntamengrande to ad allenatore scelto.
CHE TRISTEZZA. Anche Anguissa, in qualche modo, si dedica al mercato ai microfoni di Marca. «Penso esclusivamente al presente: ho un contratto con il Napoli e farò quello che decide la società. Di certo sono in una squadra e continuerò a dare il massimo. Sto bene qui». Poi, trionfi e dolori: «Meritavamo lo scudetto: è stata una grande gioia per noi e per i tifosi. Peccato per la Champions: che rabbia, che tristezza. Abbiamo perso l’occasione di arrivare in finale: avremmo potuto fare di più, ma ora pensiamo soltanto a migliorare». Finale dedicato a Spalletti. «Sono molto dispiaciuto che sia andato via. Perdiamo un grande uomo e un grande allenatore: è una persona perbene con un bel carattere, sempre attento a noi giocatori e sempre pronto per noi. Ci parlava tanto. Nessuno sa cosa sia successo, ma bisogna rispettare la sua decisione. Quello che ha fatto a Napoli resta ed è incredibile».
La situazione del ds Giuntoli, oggi a Istanbul, resta delicata
A gestire contatti e rapporti è Micheli capo scouting e uomo del club