Corriere dello Sport

Luis Alberto al rialzo Pedro aspetta il via

Rinnovi: il caso più spinoso è quello del centrocamp­ista Il Mago ha chiesto un ingaggio da 4 milioni più bonus L’attaccante chiamato a breve

- Di Daniele Rindone ROMA

Luis Alberto in grazia di Mago e Pedro pronto all’uso. Entrambi sono nei piani di Sarri a patto che Lotito riesca a chiuderne i rinnovi. Il caso più spinoso riguarda il 10 della Lazio, dopo l’incontro di inizio settimana è emersa una distanza ancora più ampia tra richiesta e offerta. Luis avrebbe chiesto un ingaggio in stile Immobile, da 4 milioni più bonus. Non basterebbe un aumento da 3,5 milioni più bonus, erano le cifre inizialmen­te conosciute. Le trattative nascono sempre così, si chiede più del dovuto per ottenere più del concesso. Lotito e i manager del Mago si riaggiorne­ranno, il presidente potrebbe studiare una formula spalmainga­ggio per strappare il sì: anziché offrire due stagioni in più (dal 2025 al 2027) potrebbe aggiungere un’opzione di un anno (2028). Luis compirà 31 anni il 28 settembre, ha ricevuto una grossa offerta dalla Francia, lo ha aiutato a bussare alla porta di Lotito. Oggi il Mago guadagna 2,8 milioni più bonus, Milinkovic ne percepisce 3,2 più bonus, Ciro 4 più bonus. L’addio di Sergej aiuterebbe Lotito a versare una parte dell’ingaggio del serbo su altri contratti. Ma non può sbilanciar­e equilibri e conti dentro lo spogliatoi­o. Sostituire Luis comunque costerebbe di più, di offerte da 20 milioni non c’è traccia. La proposta misteriosa recapitata al giocatore permettere­bbe alla Lazio di incassare circa 12 milioni. Ne servirebbe­ro almeno 20 per comprare un altro centrocamp­ista.

PEDRO. Aspetta una chiamata Pedro, arriverà a breve. E’ in vacanza alle Maldive, ha aperto alla permanenza. C’è un accordo di base fino al 2025 a 2,2 milioni più bonus. Sarri ha conaspetta fermato di volerlo in rosa, tocca a Lotito convocare i suoi manager per chiudere. I due anni di contratto erano stati concordati per permettere al giocatore di non perdere i soldi che non gli concederà la Roma (accordo frutto del risparmio permesso dal Decreto Crescita prima della sua cessione alla Lazio). Lotito aveva preso tempo a fine stagione, aspettava di riparlare con Sarri e di rivalutare l’offerta, se concedere due anni di contratto o uno. E’ questo il nodo da sciogliere. Va trattato anche il rinnovo di Zaccagni, un adeguament­o da almeno 3 milioni. C’erano stati contatti nei mesi scorsi, prima del ritiro di Auronzo ci saranno aggiorname­nti. Lotito non deve solo pensare al mercato in entrata e in uscita, anche ai rinnovi. Con la Champions tutte le richieste sono al rialzo. Il presidente deve riuscire a bilanciare investimen­ti e costi di gestione, deve far fronte ai blocchi dell’indice di liquidità e ai paletti Uefa, orientativ­amente dal prossimo anno chiede che le spese (mercato, commission­i e ingaggi) non superino l’80% dei ricavi. La cessione di Milinkovic appare più che mai improrogab­ile. Lotito chiede 40 milioni, se riuscirà ad incassarne 30 potrà comunque garantirsi un incasso che dopo agosto sarebbe zero e riuscirebb­e a realizzare i primi colpi chiesti da Sarri. Ma finora nessuna offerta ufficiale. Lotito ha provato a sondare la Juve, il Milan dopo l’addio di Maldini non sembra in corsa. Può spuntare Inzaghi dopo la finale, se cederà uno dei big.

Per il 10 della Lazio Lotito ragiona su cifre e durata dell’accordo

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