SAN NICOLA, ATTRAZIONE FINALE
Ranieri cerca energie per un’altra impresa dopo la vittoria col Parma in rimonta Mignani non si accontenterà solo del pari che vale la A
Servirà un’impresa, ma guai a immaginare che sia tutto già scontato. I meri numeri non darebbero scampo al Cagliari di Ranieri. E sono tutti per il Bari di Mignani. Le sei volte che la finale d’andata dei playoff è finita in parità, è stata sempre promossa la squadra che ha giocato in casa il match di ritorno. Ma le statistiche, come i tabù, sono fatti per essere smentiti e sbriciolati. E poi questa volta di mezzo c’è Claudio Ranieri che, a distanza dalla prima promozione ottenuta alla guida dei rossoblù nel 1989, non ha nessuna intenzione di arrendersi dinanzi alle evidenti difficoltà che già si annunciano nella partita di domani sera all’Astronave. Il gol all’alba del match d’andata aveva creato l’illusione di una strada spianata. Invece le cose si sono rivelate decisamente più complesse e complicate del previsto. Anche perché questo Bari caparbio, che sbaglia l’impossibile con il suo uomo simbolo, Walid Cheddira, finanche un rigore calciato addosso a Radunovic, poi tuttavia è capace di rimettere in piedi la partita complice l’implacabile veterano Antenucci. Il cecchino molisano viene spedito in campo da Mignani al 95’ per trasformare dal dischetto il secondo penalty assegnato dall’incertissimo arbitro Mariani d’Aprilia non in grado di vedere in proprio le due massime punizioni poi decretate con l’aiuto del Var e dopo una sbirciatina al monitor per due on field review. Insomma, una battaglia ricca di emozioni, ma guai a considerare i giochi definitivamente indirizzati. Restano aperti, anzi apertissimi. Come lo stesso Ranieri ha sottolineato a caldo, non evitando, da gran signore qual è, di riconoscere i meriti del Bari. «All’inizio del secondo tempo abbiamo fatto errori tecnici che di solito non facciamo - ha sottolineato il tecnico capitolino-, il Bari ha meritato il pareggio perché abbiamo concesso troppe palle gol. Stanchezza e tensione emotiva? Non voglio accampare alibi, nel secondo tempo andavamo a strappi. Faccio i complimenti ai nostri avversari. Ma andremo a Bari a giocarcela». D’altra parte sono due le vittorie in trasferta con le quali il Cagliari ha concluso la sua stagione regolare lontano dall’Unipol Domus prima dello 0-0 del Tardini. Fuori casa per i sardi 4 successi, 10 pareggi e 6 ko. Ma anche tre clean sheet esterne consecutive della difesa. Dopo il 2-1 subito il 22 aprile al Tardini nessuna rete incassata da Perugia, Cosenza e, nei play off, a Parma. Del parmense Man l’ultimo gol subito con un’imbattibilità esterna di 282’. Insomma, l’eroe Radunovic, è tutt’altro che un eroe per caso anche se l’assetto difensivo dovrà essere lontanissimo dalla fragile tenuta della finale d’andata con un’infinità di palle gol concesse a Cheddi
Nei 6 precedenti in cui è finita in parità l’andata, promossa la squadra di casa
ra e incredibilmente fallite dal l’attaccante marocchino, convocato subito dopo la finale di domani per impegni col Marocco. Al San Nicola, Ranieri recupererà dalla squalifica il centrale Dossena, uno dei profili più interessanti dell’annata cadetta e già attenzionato da grandi club. Ma serviranno anche altre energie compatibili con l’inevitabile sforzo che la squadra dovrà produrre per provare a battere il Bari, ultima strada per la A. Mignani, infatti, con il pareggio al 96’ ha di fatto mantenuto intatto il vantaggio derivato dal 3º posto in campionato che gli ha permesso di giocare una gara in meno degli isolani, costretti all’ultima di campionato al 5º posto, scavalcati dal Parma. Un particolare non proprio irrilevante dopo una stagione estenuante e bisognosa di risorse. Che Ranieri si augura di poter trovare anche da calciatori esperti come Rog, Viola e Pavoletti quasi mai finora partecipi della causa. Ma anche in un talento come Kourfalidis, un altro elemento con Obert e Luvumbo che di questi tempi un anno fa disputavano le semifinali scudetto Primavera. Esperienza e beata gioventù, qualità su cui spingerà forte anche il Bari accompagnato dai sessantamila dell’Astronave, nuovo record di presenze per una gara di B. Il tecnico genovese confida di Recuperare Di Cesare, da gestire con Folorunsho, (solite noie a un ginocchio), ma si aspetta anche che Cheddira ritrovi la mira giusta e torni infallibile sotto porta dopo essere stato inguardabile sciupone alla Unipol Domus. Ha trascinato il Bari sin qui ora deve completare l’opera a cui nessuno credeva non solo per l’obbligo di rispettare il divieto della multiproprietà. L’altra sera Luigi De Laurentiis e Tommaso Giulini hanno visto assieme la partita, ma non immaginavano minimamente un pieno di emozioni così. E il bello deve ancora venire!