Corriere dello Sport

Dell’Aquila «Io, come Tamberi»

Vito a Roma fa lo spettatore col gesso firmato anche dal Papa A Gimbo l’infortunio portò bene «È vero, speriamo che l’epilogo sia lo stesso. Voglio solo Parigi»

- Di Erika Primavera ROMA

Un’intera giornata trascorsa come se non fosse il campione olimpico ma un semplice appassiona­to, confuso nella folla del Foro Italico colorato di famiglie e bambini, campioni e piccoli atleti. Gesso e braccio legato al collo, Vito Dell’Aquila si concede selfie con i tifosi e un paio di incontri speciali (dal ministro per lo Sport Abodi al presidente del Coni Malagò) mentre esaudisce le tante richieste di autografi su magliette e cappellini. Lui che ormai si intende di grandi firme e ne fa quasi collezione. «Mercoledì scorso ero all’udienza in Piazza San Pietro con tutta la delegazion­e del taekwondo e Papa Francesco mi ha lasciato il suo autografo sul gesso. Si è avvicinato a me, mi ha chiesto cosa mi fosse successo e poi mi ha augurato di guarire presto. È stato bellissimo, è una cosa che capita una volta nella vita. Spero mi possa portare fortuna». Intanto l’intervento chirurgico sembra scongiurat­o, il resto lo fa la pazienza.

SPETTATORE. Alle prese con la frattura alla mano destra rimediata ai Mondiali di Baku, a Vito non resta che scalpitare sognando il rientro e intanto incitare i compagni di squadra al Grand Prix di Roma. Assiste a tutti gli incontri degli azzurri, a volte richiamato gentilment­e all’ordine da Carlo Molfetta, oro a Londra 2012 e oggi Team manager della Nazionale, originario di Mesagne come lui. Vito è il perfetto uomo squadra, una presenza fondamenta­le anche per il morale del gruppo. «Da spettatore me la godo, dall’altra il dispiacere è grande e lo sarà ancora di più quando toccherà alla mia categoria (oggi i match dei -58 kg, ndc). Sto cercando di pensare positivo e di stare tranquillo, diciamo che posso osservare una competizio­ne di alto livello senza l’ansia della competizio­ne. È comunque una bella sensazione».

MASSIMO. Gli ingranaggi però continuano a girare. Se il fisico è in pausa forzata, la mente si muove sul piano del futuro, pensando alle prossime tappe verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024. La prima è proprio... Parigi, intesa come il Grand Prix in programma tra fine agosto e inizio settembre. «È il mio prossimo grande obiettivo. Sono molto motivato dopo l’infortunio subìto ma soprattutt­o so che gli appuntamen­ti saltati, Roma e i Giochi Europei di Cracovia, mi complicher­anno un po’ la situazione del ranking olimpico per via dei punti non guadagnati. Nessuna strategia quindi, dovrò solo dare il massimo».

TABÙCAPITA­LE. A Baku Dell’Aquila si presentava come campione del mondo in carica. Poi l’infortunio agli ottavi, l’ingresso in pedana nonostante il grande dolore alla mano, l’uscita ai quarti. «Ci tenevo tanto, perché proprio in Azerbaigia­n era cominciato tutto per me con la

vittoria ai Mondiali Cadetti nel 2014. E tenevo moltissimo anche a Roma che purtroppo si sta confermand­o una specie di tabù: l’anno scorso ho gareggiato ma pure lì avevo una caviglia rotta e non è andata bene, adesso la mano. Speriamo il prossimo anno di fare un Grand Prix da “sano” e vincere una medaglia con questo pubblico bellissimo».

IL TALISMANO DI GIMBO.

Sul braccio intanto si è aggiunto anche l’autografo del ministro per lo Sport e i Giovani, che ha messo la sua firma accanto a quella del Papa («che emozione», ha sorriso Abodi). A Dell’Aquila facciamo notare che il gesso ha portato fortuna già a un altro campione olimpico: tutti ricordiamo le lacrime di Gianmarco Tamberi e la scritta “Road to Tokyo 2020”, nella notte magica dell’oro nel salto in alto e di Jacobs campione nei 100 metri. «È vero - si illumina Vito - Beh, allora speriamo che l’epilogo sia lo stesso di Gimbo».

Tra fine agosto e settembre il GP «Niente calcoli darò il massimo»

 ?? ?? Vito Dell’Aquila (22 anni) ieri al Grand Prix di Roma ROBERTO DI TONDO Qui a fianco, è l’1 agosto 2021 ai Giochi di Tokyo: Tamberi vince l’oro e tra le mani ha il suo gesso
Vito Dell’Aquila (22 anni) ieri al Grand Prix di Roma ROBERTO DI TONDO Qui a fianco, è l’1 agosto 2021 ai Giochi di Tokyo: Tamberi vince l’oro e tra le mani ha il suo gesso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy