«È un’eccellenza, per tutti una scommessa vinta»
ROMA - Alla festa del Foro Italico non sono mancati ieri due protagonisti speciali, segno che i successi del taekwondo azzurro fanno breccia anche tra le istituzioni. Il primo ad affacciarsi sull’arena del Pietrangeli è stato Giovanni Malagò. Il presidente del Coni ha fatto i complimenti alla Federazione guidata da Angelo Cito per «l’atmosfera bellissima che si respira al Grand Prix di Roma», arricchita dalla presenza di centinaia di bambini del torneo Kim e Liù. «Questo è uno sport con tradizioni millenarie ma con una storia italiana molto recente - ricorda - Una delle tante scommesse vinte, una Federazione eccellente sotto il profilo organizzativo e dei risultati. Tanto che a
Parigi 2024 ci presentiamo con legittime ambizioni: l’obiettivo è provare a raddoppiare la medaglia di Dell’Aquila, anche se sappiamo che non sarà facile per la grande concorrenza. C’è sicuramente un tema che riguarda l’universo femminile ma so che gli investimenti stanno dando i loro frutti».
ACCOGLIENZA. Nel pomeriggio è stata la volta di Andrea Abodi, che ha anche assistito ai due incontri degli azzurri Al Halwani e Baretta. Tra campioni impegnati in pedana e famiglie con passeggini, il ministro per lo Sport e i Giovani è rimasto impressionato. «È un Foro Italico meravigliosamente accogliente, tanto più quando vive della passione e della gioia di migliaia di bambini e campioni uniti insieme. È il connubio perfetto. Il presidente Cito ha seminato bene sul capitale umano, investendo sulla didattica per allargare la base e far amare questo sport: è ciò che dovrebbe essere l'impegno primario di tutti gli organismi sportivi».
SOSTEGNO. Sia Malagò che Abodi hanno sottolineato la solidarietà dimostrata dalla Federazione
nei confronti degli atleti ucraini ospitati a Roma dopo lo scoppio della guerra. «Non possiamo non dare un sostegno alla FITA per la sua continuità di impegno, che va riconosciuta: sono questi i valori che auspichiamo nel nostro mondo», le parole del ministro. La sua presenza «è per me è per tutto il movimento un grande onore - ha replicato Cito - Abodi ha una grande dote: quella di saper ascoltare le istanze dello sport e dei giovani, e di fare una sintesi. Sono certo che risolverà molti dei problemi che rallentano lo sviluppo dello sport. Noi come Federazione taekwondo faremo la nostra parte».
Il presidente Cito «Noi pronti a fare la nostra parte come Federazione»