Fila Legends Trophy: grande spettacolo a Milano
Le giocate spettacolari di Antonio Cassano, la classe dei gemelli De Boer, l'estro degli spagnoli. Una parata di (vecchie) stelle del calcio per il Fila Legends Trophy che si è svolto in due giorni, tra martedì e mercoledì, a Milano. Dominio spagnolo nella grande manifestazione che si è disputata al Padel Club Tolcinasco. A trionfare alla fine sono stati gli ex giocatori della Real Sociedad, Xabi Prieto e Iñaki Alaba. In finale hanno battuto Miguel Ángel Mista (ex Valencia) e Rubén De La Red (un passato nel Real Madrid), mentre Sergi Barjuan e Felip Ortiz sono arrivati terzi. L'evento, giunto alla sua terza edizione, per la prima volta ha lasciato la Spagna per trasferirsi in Italia, alle porte di Milano. Alla competizione hanno partecipato venti coppie di ex calciatori, la maggior parte italiani e spagnoli, anche se non sono mancati giocatori sudamericani e olandesi. La prima giornata è stata dedicata alla fase eliminatoria, mentre la mattina del giorno dopo è stata la volta della fase finale. A fare da padroni di casa al Padel Club di Tolcinasco sono stati Nicola Amoruso e Alessandro Budel, che insieme gestiscono la struttura.
I GIOCATORI. Ecco le coppie iscritte: Nicola Amoruso-Christian Vieri; Giuliano Giannichedda-Vincent Candela; Riccardo Maspero-Alessandro Budel; Dida-German Denis; Thomas Locatelli-Luca Toni; Luigi Di Biagio-Dario Marcolin;
Christian Panucci-Giampiero Maini; Demetrio Albertini-Mark Iuliano; Antonio Cassano-Stefano Torrisi; Ronald de Boer-Dirk Kuyt; Frank de Boer-Orlando Trustfull; Xabi Prieto-Inaki Alaba; Miguel Mista-Rubén de la Red; Dani García Lara-Javi Guerrero; Diego Forlan-Quique Carcel; Sergi Barjuan-Felip Ortiz; Jonathan Soriano-Cristian Tello; Jesus Angoy-Julio Salinas; Medhi Lacen-Roberto Jimenez; Pablo Machin-Juan Carlos Moreno.
LE PAROLE DI AMORUSO. Gli italiani che si sono spinti più in alto nel tabellone sono stati Thomas Locatelli e Luca Toni. Hanno ben figurato anche Christian Vieri e Nicola Amoruso, di nuovo in coppia come nel 1997, quando in tandem schiantarono l'Ajax nelle semifinali di Champions. «Tra i protagonisti dell'evento - racconta Amoruso - c'è stato sicuramente Antonio Cassano, che ha dato spettacolo fuori e dentro il campo. Lui è il classico giocatore di destra che ha grande continuità e sbaglia pochissimo. Alla fine c'è stato un dominio degli spagnoli che hanno occupato interamente il podio. Loro sono più avanti rispetto a noi. In Spagna, dopo il calcio, il padel è lo sport nazionale. L'importante è che la manifestazione sia riuscita, è stato un evento dall'impronta internazionale, Panucci è stato molto importante perché ha spinto affinché si giocasse in Italia e nella nostra struttura. L'obiettivo è cercare di ripeterci anche il prossimo anno».