IL GRANDE ADDIO AL CAVALIERE
Oggi si celebreranno i funerali di Stato per Berlusconi alle 15 al Duomo di Milano Polemiche per il lutto nazionale e lo stop delle attività parlamentari per una settimana
Ieri mattina i primi ad arrivare sono stati Licia Ronzulli, Gianni Letta e Marcello Dell’Utri. Un via vai continuo per l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi nella riservatezza di Villa San Martino ad Arcore, dove è stata allestita la camera ardente privata e aperta soltanto a familiari, collaboratori e amici più stretti. Fuori, nonostante la pioggia battente, tantissima gente si è assiepata per una preghiera, per lasciare un mazzo di fiori oppure la sciarpa della propria squadra (ovviamente Milan e Monza le più gettonate). Sulla siepe che costeggia la villa è stato appeso anche uno striscione con scritto «Immenso Berlusconi. Rip», firmato dal gruppo ultras Vikings della Juventus. Immancabili le bandiere di Forza Italia, partito fondato dal Cav all’inizio del 1994 per suggellare la celebre discesa in campo nel mondo della politica. Attorno a mezzogiorno si è tenuta anche una piccola funzione religiosa nella cappella di famiglia mentre, nelle ore seguenti, sono arrivati altri esponenti politici, come Tajani e Razzi, assieme a Franco Baresi e ad alcuni degli amici più cari. Tra questi l’attore comico Massimo Boldi, commosso davanti ai cancelli della residenza brianzola: «Vengo a Villa San Martino come sono venuto tante altre volte, per divertirci e stare assieme. In questi ultimi tempi Silvio aveva bisogno di essere amato, ma sono certo che nessuno potrà prendere il suo testimone».
LE POLEMICHE. Il mondo della politica ha scelto di fermarsi ed è stata disposta l’immediata interruzione dei lavori parlamentari. A Montecitorio la ripresa in Aula è prevista per giovedì, mentre a Palazzo Madama non si riprenderà fino a lunedì, a una settimana dalla morte di Berlusconi. Sempre al Senato, la commemorazione si terrà invece martedì, come deciso dalla Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Sotto molteplici aspetti non sono mancate le polemiche. Per il congelamento dei lavori parlamentari il commento dell’eurodeputata del Pd, Alessandra Moretti, è stato netto: «Mi sembra davvero esagerato, con tutto il rispetto per la morte e le doverose celebrazioni per una figura come la sua. Credo che gli italiani facciano fatica a comprendere tale scelta, tanto più visto che ci sono molti dossier in attesa di risposte urgenti, a partire dal Pnrr». Sulla stessa linea l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: «Siamo di fronte a una decisione inaccettabile. I bisogni, le tragedie, i diritti delle persone del Paese possono attendere perché nel nuovo regime bisogna stare una settimana inginocchiati». L’altro terreno di scontro riguarda la scelta di proclamare il lutto nazionale, contestata dall’ex ministra ed espo