Piacere elettrico
Abbiamo provato sulla pista di Balocco la prima Abarth elettrica. Motore da 155 cv, grande stabilità in curva e un’erogazione fluida della potenza la rendono la citycar a zero emissioni più performante ma grazie agli interni in Alcantara anche elegante
Tanti appassionati dello Scorpione attendevano con ansia l’uscita dell’Abarth 500 elettrica, l’erede della varie 595 e 695 essesse, dotata di un propulsore elettrico al posto di pistoni e turbocompressore e, finalmente, è arrivata e l’abbiamo guidata. La nuova Abarth 500e è stata sviluppata sulla base della nuova Fiat 500 elettrica che adotta uno schema tecnico di nuova progettazione. Dalla Fiat 500e l’Abarth riprende motore, inverter e batteria da 42 kWh, però la potenza del motore è stata incrementata: dagli 87 kW (118 cv) a 114 kW, 155 cavalli. Un incremento di oltre il 30%, mentre la coppia massima è di 235 Nm, anche in questo caso superiore a quella della Fiat che è di 220 Nm. Per mettere bene a terra questa potenza, l’Abarth 500e è stata decisamente allargata e monta pneumatici di diametro maggiore: da 18”. Rispetto alle Abarth a motore termico, la differenza anche estetica è evidente: la 500e ha un interasse
superiore di 24 mm e ha carreggiate più larghe di ben 60 mm. Queste dimensioni influenzano decisamente la guida: la maggior impronta a terra dovuta al passo allungato ed alla carreggiata allargata garantisce una stabilità molto più elevata in curva. Sviluppata a Balocco, sul circuito di prova del Gruppo Stellantis, e dove l’abbiamo provata, ci hanno colpito positivamente la stabilità della vettura in curva e l’erogazione fluida e piena della coppia motrice quando si schiaccia il gas. Guidandola
nella parte più tortuosa del tracciato ci siamo subito resi conto di come l’Abarth 500e risulta molto più stabile della 695: sia in frenata, dove ha perso quel vizio di scappar via dietro, sia nei repentini cambi di direzione destra-sinistra e viceversa. Situazione in cui l’Abarth 500e dà molta più confidenza e sicurezza delle 595/695 che, un po’ per il passo corto, un po’ per il baricentro alto, parevano sempre al limite della stabilità. Rispetto alle Abarth termiche, però, la 500e è più pesante e regala quasi una trentina di cavalli alla 695 e oltre 200 kg di peso. Nonostante questo, grazie alla coppia istantanea del motore elettrico, sullo scatto 0-100 km/h l’Abarth elettrica è quasi altrettanto rapida: 7” contro i 6”9 della 180 cv termica. Addirittura Abarth garantisce che su spunti più brevi, da 0 a 50 all’ora, impieghi meno della 695: 2,9 secondi. E nella ripresa da 40 a 60 all’ora l’elettrica sia in grado di rifilare un secondo pieno alla sorella termica. La velocità massima invece è plafonata a 155
km/h. Quanto all’autonomia, con 42 kWh di capacità non si potranno fare miracoli, in generale difficilmente si percorreranno più di 250/270 km. Discorso a parte merita il sound: pur essendo una elettrica, l’Abarth 500e non poteva muoversi nel silenzio più assoluto per cui gli ingegneri hanno ricostruito digitalmente un rumore di marmitte vecchio stile, fragoroso e pieno, che viene emesso da un subwoofer montato sotto al pianale nella zona posteriore. Il sound, udibilissimo sia da dentro che da fuori dell’auto, cresce di intensità ovviamente man mano che aumenta la velocità, ma per i puristi dell’elettrico, si può anche escludere. Chi ricerca nell’Abarth 500e la brutalità e il divertimento delle vecchie Abarth 595/695, forse resterà deluso, invece chi cerca un’auto più completa ed elegante, meglio rifinita e di livello premium, troverà l’automobile giusta a un prezzo che parte da 37mila euro. (Alberto Sabbatini)