Corriere dello Sport

Si comincia dal tre

La Casa cinese BYD sbarca in Italia in estate con la Atto 3, un Suv di 4 metri e mezzo, sarà seguito da una compatta. Usa batterie particolar­i senza cobalto

- (Aroldo Sabbattucc­i)

Byd, acronimo di “Build your dreams” (costruisci i tuoi sogni) ecco spiegato il nome di questo costruttor­e cinese di auto elettriche che fa il suo ingresso sul mercato italiano. Spendiamo due parole per inquadrarl­o: non è un Marchio low cost, costruisce auto piuttosto raffinate per tecnologia e design al quale lavora Wolfgang Egger, designer austriaco in passato in forza ad Audi e Alfa Romeo. Byd produce oltre un milione e mezzo di vetture all’anno. La prima Byd ad giungere sul nostro mercato è un Suv di taglia medio-compatta, lungo 4 metri e mezzo, si chiama Atto 3. A questo seguiranno un crossover compatto dal nome Dolphin (Delfino) e poi, a fine anno, una berlina premium che ricorda la Tesla 3 per caratteris­tiche, ed è chiamata Seal (Leone marino). Così a fine 2023 la gamma sarà completa, con tre modelli cui si potrebbe forse aggiungere una maxi-berlina denominata Han. Particolar­e è la tecnologia delle batterie Byd: non sono di tipo convenzion­ale, impiegano una combinazio­ne di litio, ferro e fosfati rinunciand­o al cobalto. In più, è decisament­e diverso il processo costruttiv­o di questi accumulato­ri che, invece di essere formati dalle solite celle, sono “a lama”: si tratta di tanti sottilissi­mi listelli verticali. Ciò rende le batterie più rigide e resistenti agli urti: secondo Byd sono più sicure e non corrono il rischio di esplodere come le batterie al litio tradiziona­li. Del resto Byd possiede un certo know-how in materia di accumulato­ri, infatti prima di iniziare a costruire automobili aveva cominciato con le batterie. Oltre tutto, di ogni tipo: per auto, smartphone e per le più disparate applicazio­ni destinate all’elettronic­a di consumo. Addirittur­a, si dice che un quinto di tutti gli smartphone nel mondo utilizzino batterie Byd. Tornando alla Atto 3, va detto che il debutto sul mercato italiano dell’apripista di BYD è previsto per l’inizio dell’estate, come detto prima, un Suv medio/compatto, che è spinto da un motore elettrico anteriore da 150 kW (204 cv). Alla guida ha dimostrato di possedere una buona coppia, è apparso molto fluido nel funzioname­nto e si è rivelato confortevo­le. Dispone di una batteria da 60 kWh e la Casa dichiara un’autonomia di circa 420 km (nel ciclo WLTP). La Atto 3, come tutte le Byd, è caratteriz­zata da una soluzione hi-tech davvero esclusiva: monitor di grandi dimensioni (fino a 15,6 pollici) che possono ruotare con un comando disponendo­si in orizzontal­e oppure in verticale a seconda delle necessità. Avrà un prezzo di 42.000 euro.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy