Corriere dello Sport

Ravaglia ci riprova, ma stavolta con il grado di vice Skorupski

- Di Dario Cervellati BOLOGNA

Quando nella stagione 2020/2021 debuttò in serie A, giocando poi da titolare quattro gare di quel campionato con la maglia del Bologna, Federico Ravaglia, allora ventunenne, partiva nella griglia dei portieri rossoblù dal terzo posto. Davanti a lui c'erano Skorupski, il primo, e Da Costa, il suo secondo. Per circa tre mesi le gerarchie consolidat­e furono queste, tanto che fino alla gara con la Roma del dicembre 2020 il classe 1999, scuola Progresso e poi settore giovanile del Bologna, era stato convocato giusto un paio di volte e sempre era rimasto in panchina.

OCCASIONE. Poi un infortunio alla mano di Lukasz cambiò un po' le cose: Mihajlovic decise, nella partita casalinga contro i gialloross­i, di dare un'occasione al più giovane.

Finì con 5 reti incassate in un tempo e dalla giornata successiva fu Angelo a difendere la porta rossoblù in attesa del rientro di Skorupski. Ma le possibilit­à di confrontar­si con il massimo campionato italiano per Ravaglia non finirono lì: il portiere bolognese giocò dall'inizio anche contro l'Inter e poi sul finire di stagione contro Genoa e Verona. Perché in diversi, dentro al Bologna, erano certi delle qualità di Federico ed erano pronti a scommetter­e sul suo brillante futuro. Anche un campione come Gianluca Pagliuca, che lo aveva allenato a Casteldebo­le, spese parole importanti. «Lo conosco come le mie tasche. Federico ha personalit­à e un fisico importante che nel calcio aiuta. Può diventare molto forte». Per crescere, però, Ravaglia aveva bisogno di giocare con continuità e in quell'estate venne dato in prestito al Frosinone in serie B. In Ciociaria riuscì a essere protagonis­ta nelle prime 26 giornate, rimanendo imbattuto in 9 partite. Poi qualche limite, dimostrato soprattutt­o nelle uscite, gli costò il posto fino all'ultima gara di quel campionato cadetto. Momenti di alti e di bassi. Alla Reggina si sperava potesse ritrovare spazio e minuti. Pippo Inzaghi, invece, lo ha fatto giocare titolare solo in quattro partite prima del giro di boa del campionato cadetto. E così Ravaglia a gennaio scorso è tornato alla base. Federico tornò da terzo, dietro a Bardi.

VICE.

Quest'annata, invece, Ravaglia si dovrà preparare a viverla da secondo di Skorupski. Se non ci saranno opportunit­à imprevedib­ili durante l'estate di mercato, Federico inizierà il prossimo campionato di A con i ranghi del vice. Una chiacchier­ata con la dirigenza l'ha già fatta a Casteldebo­le il giorno dopo la trasferta di Lecce che ha chiuso la stagione. Dal giorno del ritrovo, prima della partenza per il ritiro di Valles, Ravaglia dovrà confermare le sue qualità a Alfred Dossou Yovo e Iago Lozano, che hanno lavorato con lui negli ultimi 6 mesi, migliorand­o i suoi difetti.

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LAPRESSE Federico Ravaglia, 23 anni, ultima stagione alla Reggina

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