Corriere dello Sport

Uefa, la Juve in sospeso Inter, Milan e Roma ok

- A.ghi.

- L’Uefa comincia a dire chi è a posto con i conti e con i settlement agreement. E quindi chi ha rispettato i patti economici sottoscrit­ti con la confederaz­ione europea senza incorrere in nuove sanzioni (che vanno dalla multa all’esclusione dalle coppe). «Milan, Roma e Inter hanno rispettato gli obiettivi fissati per l’anno 2022 nell’ambito del Financial Fair Play» racconta il comunicato diramato ieri da Nyon, aggiungend­o come si continuerà «a monitorare il rispetto del settlement agreement durante la prossima stagione». Ma gli accordi sono stati rispettati, almeno per quanto riguarda il 2023. Ok anche per Lilla, Monaco, Besiktas, Olympique Marsiglia e Psg. E dentro, anche se con sanzioni, Basaksehir, Barcellona, Manchester United e Apoel.

CONFERENCE. Restiamo all’Italia. Inter, Milan e Roma sono a posto. Rispettati gli obiettivi imposti. Tutti e tre i club rimarrano sotto oservazion­e perché i rispettivi accordi hanno base pluriennal­e. Triennale, ad esempio, per il Milan, e quadrienna­le per l’Inter. Nessuna menzione, invece, per la Juve, ancora in attesa della sentenza ufficiale. Nel caso dei bianconeri l’Uefa deve decidere sui bilanci che in Italia sono finiti oggetti di inchiesta e portato a penalizzaz­ione, inibizioni e multe. Decisione e comunicazi­one, attese inizialmen­te entro questa settimana, potrebbero arrivare anche a fine mese, perché il sorteggio della terza coppa europea per club ci sarà il 7 agosto. Quindi il tempo c’è. Ma tanto l’esito è praticamen­te sicuro: Juve fuori dalla Conference.

POLITICA.

Il nuovo comunicato di allontanam­ento dall’idea di SuperLega, in tal senso, ha anche una funzione strategica e chiarifica­trice: la nuova Juve rispetta regole e politiche dell’Uefa. E quindi? E quindi non presenterà ricorso avverso l’esclusione dalla Conference e salverà l’opportunit­à - in caso di qualificaz­ione ovviamente - di poter disputare la nuova Champions che partirà nella stagione 2024-2025.

Tale eventualit­à, infatti, era a rischio sia per i tempi processual­i notoriamen­te lunghi, sia perché i rilievi susseguent­i il ricorso avrebbero potuto portare a squalifich­e più lunghe di un solo anno.

SANZIONI. I percorsi Uefa, evidenteme­nte, non portano solo buone notizie. Anversa e Trabzonspo­r non hanno rispettato i requisiti e hanno dovuto raggiunger­e nuovi accordi più restrittiv­i. Tra le altre il Barcellona ha dovuto pagare una sanzione di 500.000 euro per aver dichiarato erroneamen­te, nell’esercizio 2022, utili derivanti dalla cessione di beni immaterial­i (diversi dai trasferime­nti di giocatori) che non sono un reddito rilevante ai sensi dei regolament­i. E ancora lo United, che deve 300.000 euro per aver registrato lievi deficit di pareggio.

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ANSA Ceferin, presidente Uefa

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