Corriere dello Sport

MORATA LA ROMA CI CREDE

Mourinho e Dybala spingono La settimana prossima si decide Alvaro è pronto a dire sì: l’offerta è di 4,5 milioni più 0,5 di bonus fino al 2027 All’Atletico andrebbero 12 milioni, grazie a un accordo tra gentiluomi­ni nel contratto

- Di Roberto Maida e Chiara Zucchelli ROMA

Da suggestion­e a progetto il passo è stato rapidissim­o. La Roma si fionda su Alvaro Morata, che sin dalla primavera era stato indicato da Mourinho come sostituto di Abraham. Adesso si può e forse si deve chiudere. Il pressing dell’allenatore, unito all’amicizia fraterna di Dybala, ha creato le premesse di un accordo che Tiago Pinto sta cercando di perfeziona­re. Le condizioni dell’offerta, che Morata è pronto ad accettare, sono le seguenti: quattro anni di contratto, quindi scadenza 2027, per 4,5 milioni più bonus a stagione. Il resto dipende dall’intesa con l’Atletico Madrid, che non ha ancora depositato il rinnovo del contratto di Morata (fino al 2026) ma prevede di farlo all’inizio della prossima settimana. Pensate: secondo l’attuale vincolo, che scade il prossimo 30 giugno, Morata si potrebbe liberare per 21,5 milioni più le tasse. A rinnovo ufficiale invece la cifra scende a 12. Non si tratta di una vera e propria clausola ma di un gentlemen agreement che il direttore italiano Andrea Berta eventualme­nte onorerà.

LA SCELTA. Morata all’Atletico guadagnere­bbe 6,5 milioni, poi 5,5 e infine 4,5. Totale 16,5 per tre stagioni. Alla Roma, dove non potrebbe beneficiar­e del decreto crescita (perché come Scamacca è all’estero da meno di due anni), potenzialm­ente potrebbe arrivare a 20 in quattro e comunque ne otterrebbe 18 sicuri quando sarà vicino al compimento dei 35 anni. C’è di peggio. Cercato anche dal Milan, in questi giorni Morata è seduto al tavolo con la Roma. E ha fatto sapere ai suoi agenti di non essere interessat­o alle ricche proposte saudite. Vuole rimanere in Europa, nel calcio d’élite, e sarebbe felice di tornare in Italia, dove ha già giocato quattro anni in due periodi diversi con la maglia della Juventus. Nel nostro Paese ha anche conosciuto la moglie, Alice Campello, che a sua volta ha sviluppato diverse attività imprendito­riali in Italia e in Spagna dalle quali non vuole separarsi. I due, che sono sposati dal 2017 e hanno quattro figli, amano peraltro moltissimo Roma. E in particolar­e un famoso ristorante stellato con vista sul Colosseo che è tappa obbligata di ogni loro visita.

IL MESSAGGIO.

E siccome i messaggi social ormai vanno di moda, non dobbiamo dimenticar­e che qualche settimana fa Alice postò la foto dei quattro bambini tutti con indosso il completo della Roma, regalo ricevuto dall’amico Dybala. Naturalmen­te non era casuale. In quel momento i Morata avevano saputo (e pregustato) l’ipotesi di un trasferime­nto a Trigoria, che la mancata qualificaz­ione alla Champions League non ha in alcun modo delegittim­ato. Occhio allora perché quando si muove Mourinho, stavolta appoggiato anche da Dybala, i Friedkin tendono a lasciarsi convincere. E’ tutta una questione di denaro che la Roma, ieri promossa dall’Uefa per aver rispettato i paletti del fair play finanziari­o relativi al 2022, può risolvere attraverso la cessione più remunerati­va: quella di Roger Ibañez, che in passato è stato nel mirino proprio dell’Atletico Madrid e ora ha offerte in Inghilterr­a.

L’allenatore sta convincend­o i Friedkin a varare l’investimen­to

Morata ha già rifiutato l’ipotesi saudita: vuole tornare in Italia

TATTICA. Morata è considerat­o molto più adatto rispetto a Scamacca al sistema di gioco che Mourinho ha in testa. La Roma ripartirà molto probabilme­nte da un 3-5-2 nel quale Dybala sarà il creativo e Alvaro sarebbe il centravant­i di manovra, capace di svariare per tutto il fronte d’attacco. Morata è un centravant­i che sa reggere da solo il peso del reparto, e quindi può alternarsi con Belotti, ma ha anche le caratteris­tiche per affiancare una punta più statica come il Gallo. In quel caso Dybala giocherebb­e qualche metro più indietro in posizione di trequartis­ta. In ogni caso sarebbe una Roma più forte. Molto più forte.

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GETTY IMAGES, LAPRESSE Josè Mourinho, 60 anni, guarda Alvaro Morata, 30

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