Corriere dello Sport

Wehrlein sfida Dennis e Cassidy nell’inferno di Roma

- Di Erika Primavera ROMA

La lotta si fa incandesce­nte, quasi come l'asfalto dell'Eur nella morsa di Cerbero e Caronte. Un punto separa Jake Dennis e Nick Cassidy al vertice della classifica mondiale (154 contro 153), quando mancano ormai solo 4 round al termine della stagione. Ma attenzione a Pascal Wehrlein, staccato di 16 lunghezze dal leader e determinat­o a rovinare la festa ai rivali. Benvenuti nell'inferno di Roma, dove ogni dettaglio può fare la differenza per sognare il titolo. E infatti il tedesco della Porsche con i colori Tag Heuer nelle prove libere di ieri ha subito inviato un avviso ai naviganti con il tempo più veloce della sessione, mentre il britannico della Andretti (che sfoggiava un cassco dedicato all'antica Roma) combatteva contro i problemi al piantone dello sterzo (solo 18esimo alla fine) e il neozelande­se della Envision si rendeva protagonis­ta di un errore di traiettori­a.

ELETTRICIT­À. Insomma, la tensione sale. E già tra Dennis e Wehrlein il clima non è dei più cordiali: il primo dice che nemmeno si salutano più e non sa perché, la rivalità è «feroce» e dunque c'è ancora più gusto a batterlo in pista; il secondo smentisce qualsiasi ostilità e per ora fa parlare il cronometro. Di sicuro il britannico ha dalla sua la costanza e la tranquilli­tà dei 5 podi consecutiv­i (8 in totale) con una sola vittoria che risale però a Città del Messico, lo scorso gennaio, ma nell'analisi della vigilia ha ammesso: «Una buona qualifica sarà determinan­te, perché poi il nostro passo gara quest'anno è sempre stato molto buono. Qui e a Londra bisognerà essere davanti per vincere».

Il caldo potrebbe scombinare i piani dei team sulle batterie

RISCHIO.

'Colpa' del circuito, «superstret­to e tortuoso», uno tra i più impegnativ­i del Cam

pionato e il più lungo in assoluto, dove sorpassare è un'impresa: tradotto, l'attenzione dei piloti deve restare alta, con il rischio safety car sempre in agguato. C'è poi l'incognita legata alle alte temperatur­e. Se il tracciato dell'Eur solitament­e non ha un impatto pesante in termini di gestione energetica, il caldo potrebbe scombinare i piani dei team e costringer­e a più tratti di recupero per le batterie.

ROOKIE. Le curve attorno all'Obelisco e i continui saliscendi ieri pomeriggio hanno messo alla prova anche 11 dei migliori talenti del motorsport, che hanno aperto il week-end romano nella speciale sessione di prove dedicata ai debuttanti. Meglio di tutti ha fatto il campione in carica in F2, Felipe Drugovic (Maserati), secondo Sheldon van der Linde (Jaguar) e ottimo terzo posto per Luca Ghiotto sulla Nissan.

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