Coello e Tapia sono pronti a tutto
Sarà una gran bella semifinale, quella in programma oggi che metterà di fronte la coppia composta da Arturo Coello e Agustin Tapia a quella di Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno. Il duo ispano-argentino è stato il primo a prendere un posto nel penultimo giorno di torneo, battendo in due set (6-3, 7-6) Bergamini-Ruiz sul Pietrangeli: «C’era molto caldo in campo – ha detto Tapia subito dopo il match – e in queste condizioni generalmente faccio fatica. Però è un problema che riguardava tutti i 4 giocatori in campo, quindi non può rappresentare un alibi. Siamo contenti di aver passato il turno, anche perché contro questi avversari abbiamo giocato spesso e faticando sempre». Coello è intervento successivamente a completare il ragionamento: «Il primo break è arrivato velocemente, così ci siamo dovuti dare una svegliata da subito. Questo è un campo molto strano, a tratti può sembrare veloce, ma non lo è sempre, così non siamo riusciti a capirlo bene. Non so se sia per il vento, ma il rimbalzo non usciva come ci aspettavamo. Poi però abbiamo preso le misure e siamo riusciti a fare bene quello che sappiamo fare».
PIETRANGELI. Un campo particolare sotto il punto di vista della giocabilità, ma incredibilmente affascinante per il prestigio: «Avevo una grande voglia - ha continuato lo spagnolo - di giocare sul Pietrangeli e non pensavo che sarebbe successo. Ero veramente felice di vedere le statue intorno, un contesto davvero unico. Se giochiamo nel Centrale i prossimi match sarà bello lo stesso, ma questa immagine delle statue di marmo tutto attorno rimarranno per sempre con me». Una grande emozione per questa coppia giovanissima, che sta dominando su tutti i circuiti dall’inizio del 2023 e che adesso vuole centrare il primo successo in Premier Padel. Una pareja particolare, che proprio per via dell’età dei componenti e della sua origine così fresca non ha un vero leader: «Tutti l’abbiamo pensato sin dall’inizio che sarebbe stato difficile trovare un’intesa, ma ci siamo conosciuti in campo e ci siamo resi conto che già dal primo allenamento era come se giocassimo da tempo insieme, il leader a volte è uno, a volte l’altro, non è questo l’importante. La cosa che conta è andare tutti nella stessa direzione». Divertente poi il siparietto con Tapia, definito molto intelligente da Coello: «Giocando con grandi giocatori – ha detto l’argentino – si riesce a imparare di più, Ma anche Arturo è molto intelligente, forse anche di più di me». A questo punto è intervenuto di nuovo lo spagnolo: «Se entrambi diciamo così, o siamo una coppia molto intelligente, oppure non lo siamo per niente». A giudicare dai risultati, la risposta sembra essere decisamente la prima.
Contro Di Nenno e Stupaczuk il duo cercherà il pass per la finale