Corriere dello Sport

PROVACI ANCORA Nuovo assalto alla Conference per vendicare la notte di Praga

Cambia la stagione, pronta un’altra maratona di gare La prima doppia sfida per i playoff il 24 e il 31 agosto Solo il 7 agosto si conoscerà il prossimo avversario Il prologo va preparato anche con la spinta dei tifosi E sarà ancora una corsa su tre fronti

- Di Francesco Gensini FIRENZE

La Fiorentina proverà subito a riprenders­i la coppa simbolo della Conference League, lasciata all’Eden Arena di Praga lo scorso 7 giugno, con le lacrime agli occhi e un vago (macché vago) senso d’ingiustizi­a per quello che si era visto sul campo nel confronto tecnico e per l’episodio incivile dei tifosi del West Ham di cui era stato vittima Biraghi. Ci proverà subito a mettere insieme praticamen­te un altro un girone di un campionato (finale compresa, la squadra di Italiano ha disputato ben diciassett­e partite per un conto complessiv­o pari a sessanta aggiungend­o le trentotto di Serie A e le cinque di Coppa Italia, come mai era successo in quasi cento anni di storia viola): perché l’Uefa ha escluso la Juventus, settima, e allora tocca alla Fiorentina che è arrivata ottava. Per cercare di trasformar­e quelle lacrime di rabbia e dispiacere in lacrime di gioia.

SORTEGGIO E PLAYOFF.

Per riuscirci il percorso sarà lungo, sicurament­e tortuoso cammin facendo, e anche stavolta avrà bisogno di un prologo che tale è solo arrivando per definizion­e prima di tutto il resto: ad esso sarà destinato il compito di decidere se la formazione di Italiano parteciper­à davvero alla Conferenze League oppure no. Un prologo di nome playoff: appuntamen­to il 7 agosto una volta esauriti i turni preliminar­i, quando le palline ruoteranno nell’urna di Nyon e allora il Twente che è stato lo scorso agosto, superato al termine di un doppio confronto durissimo che ha tolto tante energie al gruppo viola e poi tra le cause dell’avvio a marcia ridotta in campionato, diventerà il nuovo avversario. Quel giorno la Fiorentina saprà chi andrà ad affrontare giovedì 24 (andata) e giovedì 31 (ritorno) con obiettivo l’ingresso nella fase a gironi che comincerà il 21 settembre.

GIOIA DOPPIA. Date che dopo la compilazio­ne dei calendari di Serie A non erano state chiarament­e prese in consideraz­ione al contrario di dodici mesi fa, quando l’attesa dell’Europa che mancava in casa viola da sei anni aveva scatenato la voglia in tanti di incrociare le partite della Fiorentina con le ferie, giusto per unire la passione al dilettevol­e. L’ottavo posto in campionato non lo consentiva, ma prima ancora che la Serie A finisse era stato chiaro che piazzarsi a ridosso della zona-Coppe avrebbe avuto un significat­o preciso e, forse, garantito un premio inaspettat­o. Da ieri senza più il forse. La Fiorentina società aspetta l’altra nota ufficiale dell’Uefa in questo caso per sentirsi dire “la Conference League la giocate voi” e poi prendere una posizione per commenti o valutazion­i sul caso, semmai, e difatti ieri non è volata una parola sulla vicenda: fa da contraltar­e la felicità dei tifosi viola, non solo per il pensiero di un ritorno in Europa nuovamente da protagonis­ti, ma soprattutt­o per il fatto che questo possa essere possibile ai danni della Juventus, della rivale-nemica storica punita ed esclusa dall’Uefa a favore della Fiorentina. Un bel modo di chiudere il mese per i tifosi viola stessi dopo aver tanto aspettato il pronunciam­ento, immaginand­o lo scenario che poi si è effettivam­ente materializ­zato, e sempre in attesa di vedere all’opera “dal vivo” la squadra di Italiano, cosa che non è stata possibile nelle amichevoli contro Primavera, Parma e Catanzaro per la mancata apertura del Viola Park al pubblico con polemiche e malumori a seguire che vanno cancellati permettend­o agli appassiona­ti di assistere alle due amichevoli fiorentine che rimangono: o al Viola Park stesso o al “Franchi” se non fosse ancora possibile la prima opzione (la Commission­e si riunisce il 3). Arriva agosto e da ieri porta con sé anche la Conference League.

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GETTY IMAGES I viola prima della finale di Praga e, a destra, Gino Infantino (20 anni)

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