Preso Infantino E ora Grabara, Sutalo e Beltran
La riammissione in Conference impone tempi rapidi e grande qualità di acquisti Arriva l’ala del Rosario Central (passaporto italiano), raccomandato da Kily Gonzalez. È costato 4 milioni, avrà un contratto di 5 anni. Ma è solo la prima mossa
La Fiorentina è pronta a calare un tris di acquisti che può diventare presto un poker, perché il club viola ieri ha chiuso definitivamente e positivamente la trattativa per Gino Infantino, argentino dalle chiare origini italiane (è in possesso del doppio passaporto), classe 2003 del Rosario Central che si porta dietro due curiosità non di poco conto: di Rosario com’è noto a livello planetario è Leo Messi e vabbè giusto così e nessun paragone, ma di Rosario era il primo grande numero 10 della storia viola, nonché protagonista assoluto dello scudetto 1956 (e non solo quello) degli eroi invincibili di Fulvio Bernardini: Miguel Montuori. Un marchio di fabbrica che certo non passerà inosservato e che fa perlomeno emozionare gli appassionati viola.
LO MANDA KILY. Colpo fulmineo quello messo a segno dalla Fiorentina per prendere questo ventenne normolineo di grandi qualità tecniche, dribbling e fantasia, che è stato il primo 2003 a segnare nella Liga Profesional e che, il 9 ottobre 2021, firmò una doppietta nell’infuocata sfida contro l’Estudiantes (a La Plata) dimostrando di meritarsi tutta la fiducia dell’allenatore Kily Gonzalez: l’ex interista, che nel ruolo di Infantino aveva giocato, non ci aveva pensato un attimo a promuoverlo in prima squadra dopo averlo visto all’opera nella formazione B. La Fiorentina in questi giorni ha deciso di anticipare la concorrenza (europea) che si stava facendo minacciosa, senza dimenticare che Infantino ha svolto un provino per il Real Madrid nel 2018 ed è stato ad un passo dal Villarreal, ma poi non se n’è fatto niente ed è tornato a Rosario. Il resto è cronaca appena raccontata, è cronaca di altre belle giocate e belle prestazioni grazie al suo talento, fino al blitz viola: quattro milioni più percentuale sulla futura rivendita, quinquennale a Infantino. A ore l’annuncio ufficiale.
RINFORZIPERITALIANO. Poker si diceva, perché la Fiorentina ha un tris in mano composto Grabara, Josip Sutalo e Beltran, giovani e già affermati, potenzialmente in grado di alzare di parecchie tacche il livello dei rispettivi reparti nel quali saranno inseriti: classe 1999 il polacco del Copenaghen, classe 2000 il croato della Dinamo Zagabria, classe 2001 il centravanti del River Plate. Sono indubbiamente adatti a soddisfare le esigenze di Italiano e su loro tre si sta concentrando lo sforzo economico del club viola: il primo continua ad essere il preferito, più di Montipò e Audero che rimangono opzioni da seguire. L’ultimo “pericoloso” rimasto è rappresentato dal Bayern, ma a Firenze l’ex Liverpool farebbe il titolare. E davanti, nel senso a protezione, si troverebbe una montagna serbo-croata: Milenkovic c’è e la Fiorentina gli vuole affiancare Josip Sutalo a tutti i costi e per questo sta alzando i dodici milioni di offerta fino a quindici (bonus compresi) per convincere la Dinamo Zagabria.
TUTTO SU BELTRAN. Che è la cifra più o meno proposta al River Plate per cedere Lucas Beltran, sempre con un arricchimento in base a presenze e gol, ma con l’aggiunta di una percentuale sulla futura rivendita dell’attaccante: la somma va ad avvicinare i venti milioni che rappresentano la clausola rescissoria e che i “Milionarios” vorrebbero vedere pagata per intera. Clausola che diventerà da venticinque milioni dopo l’8 agosto e perciò la società viola da un lato non perde di vista le strade alternative che conducono a Dia e dall’altro tiene le mani su Nzola.
Il portiere polacco, il difensore croato e il bomber argentino per il salto di qualità