Cuadrado, test superato E ora “punta” Dumfries
L’olandese titolare ma Juan può fare la differenza: deve convincere i tifosi, come Acerbi e Darmian
Iprecedenti sono dalla sua parte. Basti pensare a come furono accolti Darmian e, soprattutto, Acerbi e poi andare a vedere il loro rendimento in campo: adesso guai a chi li mette in discussione... E allora perché non immaginare che possa andare allo stesso modo pure per Cuadrado? Del resto, il primo test sul campo non solo ha dato risposte confortanti, ma autorizza a pensare che il colombiano abbia le caratteristiche e le qualità per avere un impatto importante nella stagione nerazzurra.
QUALITÀFONDAMENTALI.
Certo, nel suo caso, le perplessità (giusto per usare un eufemismo…) non riguardano il rendimento o l’età (ha comunque 35 anni), ma il passato juventino: una sorta di “macchia”, assieme a certi comportamenti e atteggiamenti in campo anche in occasione di alcune sfide con l’Inter. Cuadrado, però, ha accolto con entusiasmo l’opportunità. Non si è fatto fermare dalle contestazioni preventive. Ma si è calato nel nuovo ambiente con assoluta disponibilità e positività. Così, contro l’Al Nassr ha subito fatto vedere cosa potrà dare alla causa. Il colombiano,
infatti, è potenzialmente l’ideale laterale a tutta fascia: ha corsa, ha il piede per crossare e l’abilità nel saltare l’uomo. Negli anni, inoltre, ha migliorato il suo bagaglio difensivo. Ebbene, l’Inter aveva un dannato bisogno di un elemento in grado di puntare l’avversario e di creare superiorità. Due anni fa lo faceva Perisic, l’anno passato nessuno… Ed è appunto ciò che gli chiederà Inzaghi, che l’ha voluto a tutti i costi, nel momento gli è stata prospettata la possibilità di ingaggiarlo.
CONCORRENZA. Certo l’età non è un dettaglio. Altrimenti la Juve non l’avrebbe lasciato andare via a scadenza. Ma all’Inter Cuadrado non dovrà giocare sempre. Anzi, inizialmente partirà dietro a Dumfries. Significa che potrà gestire le sue forze, amministrarsi. Ciò non toglie, però, che l’olandese dovrà stare attento al posto. Del resto, i quinti sono fondamentali nello sviluppo della manovra nerazzurra. Sfruttando al massimo l’ampiezza, infatti, finisce che uno dei due sia sempre libero. Una volta ricevuto il pallone, però, quella libertà va sfruttata. E Dumfries, giusto l’altro giorno contro l’Al Nassr, ha pasticciato parecchio, prima di azzeccare il cross per il pareggio di Frattesi. Cuadrado, invece, è andato decisamente meglio, facendosi trovare al posto giusto coi tempi giusti, dialogando e, appunto, dribblando e quindi crossando. Martedì, contro il Psg, avrà un’altra chance per mettersi in mostra e per smentire gli scettici.