Messina, Kragl non rinnova e lascia il ritiro
Il centrocampista Oliver Kragl ha salutato ieri sera i compagni nel ritiro in Sila, rescindendo il contratto che lo legava al Messina per la prossima stagione. Al di là delle frasi di circostanza e delle motivazioni strettamente personali, che ne avrebbero originato l’addio, il tecnico Giacomo Modica ha perso uno dei pezzi pregiati dello scorso campionato, risultato decisivo nella rincorsa alla salvezza. Il presidente Sciotto ha incaricato il diesse Roma di trovare «un elemento di uguale valore se non addirittura superiore», come dichiarato nel comunicato dal massimo dirigente, ma per il momento ha ulteriormente alleggerito il monte stipendi. In realtà al Messina di giocatori di qualità ne mancano in tutti i reparti e fino ad oggi il mercato ha regalato qualche certezza e gente con esperienza soprattutto in serie D. Nel ritiro di San Giovanni in Fiore si attendono nuovi rinforzi per un Messina più competitivo che possa fare meglio degli ultimi due campionati, ma con queste premesse l’obiettivo non sembra per nulla facile. Com’è ormai consuetudine, tra prestiti, contratti in scadenza e rinnovi impossibili, l’organico è in fase di rivoluzione. Sino ad oggi il Messina ha tesserato i difensori Marco Manetta, Vincenzo Polito e Damiano Lia, il centrocampista Giulio Frisenna e gli attaccanti Michele Emmausso, Pierluca Luciani
e Francesco Scafetta, questi ultimi due in prestito dal Frosinone e dal Bari.
LIA. In Sila la squadra sta muovendo i primi passi della prossima stagione e tra i più motivati c’è il terzino destro Damiano Lia, tornato a Messina dopo sei stagioni e reduce da un’esperienza a Vibo, dove ha ritrovato Giacomo Modica, che l’ha richiesto espressamente per questa sua nuova avventura in giallorosso. «Ho scelto subito Messina - ha raccontato Lia - perché l’ho sempre seguito da quando sono andato via. Ho visto che negli ultimi anni ha avuto molte difficoltà, però ne è uscito alla grande. Non appena è arrivata la chiamata di mister Modica, non ci ho pensato su due volte». La radiografia di Lia alla squadra, sintetica e reale: «Il nostro è un gruppo nuovo. Ci sono sette calciatori dell’anno scorso, che sono bravissimi ragazzi, ci stiamo conoscendo, abbiamo tre settimane per lavorare, metterci in campo e fare un campionato diverso da quelli trascorsi». È l'unica possibilità per la proprietà di riavvicinarsi alla tifoseria dopo due anni caratterizzati da una salvezza alla penultima giornata e un'altra ai playout.
Adesso il ds Roma dovrà rinforzare l’organico che già risultava carente