Corriere dello Sport

UNA STAGIONE PIÙ AP

Milano (ma è in attesa di Mirotic) e Bologna senza superstell­e: occasione d’oro per gli altri club?

- Di Andrea Barocci

Pubblicato il calendario 2023-24: molti roster cambiati, equilibrio e curiosità

Se ben ricordate, l’ultima stagione regolare della serie A si era conclusa con una differenza di ben 10 punti tra le due superpoten­ze, Milano e Virtus Bologna, e la prima inseguitri­ce Tortona. Un divario che non si riduceva solo ai numeri, ma anche e soprattutt­o nel gap di budget e di tasso tecnico tra quelle che sarebbero poi state le finaliste e il resto delle partecipan­ti.

Nel prossimo campionato lo scenario potrebbe leggerment­e cambiare. Innanzitut­to perché le due big hanno perso le stelle più brillanti di tutta la serie A, Teodosic la Virtus e Napier l’Olimpia: entrambi play, entrambi geniali a modo loro.

Eppure, attenzione, entrambe non hanno né smantellat­o né cambiato obiettivi, che sono sempre i soliti (scudetto e almeno playoff di Eurolega). Sempliceme­nte hanno fatto scelte diverse. Da capire quanto diverse.

VIRTUS. Bologna ha ridotto da 23 a circa 16-17 milioni di euro il budget per la costruzion­e del roster. A causa del fair play finanziari­o richiestol­e dall’Eurolega, che comunque coincide con gli obiettivi di bilancio della società.

È così nata una squadra meno “appariscen­te” e più concreta e solida, che punta su Cacok (ex CSKA), centro piccolo (è alto 203 cm) ma esplosivo, per riprendere il dominio dell’area con l’aiuto del più navigato l’esperto Dobric. Più in generale, l’idea è stata quella di pensare al futuro ringiovane­ndo il parco giocatori.

OLIMPIA. Quella di Milano è stata una mezza rivoluzion­e: tanti sono andati via (Napier, Davies, Baldasso, Mitrou-Long, Datome ritirato), tanti sono stati confermati.

Coach Messina ha creduto nei giovani italiani Caruso e Bortolani, sul centro Kamagate e su un play di sicuro affidament­o come Lo. Il tutto potrebbe però essere stravolto a breve dall’ingaggio di Mirotic, la fenomenale ala grande serbo-spagnola che ha chiuso la sua esperienza con il Barcellona. Sembra sempre più vicino all’Olimpia, che con lui aumentereb­be, e di molto, la grandezza dei propri sogni.

EPPURE... Eppure, proprio per questi piccoli ma sostanzial­i cambiament­i, la serie A quest’anno si prospetta, se non più equilibrat­a, di sicuro più aperta a nuovi sviluppi e prospettiv­e per gli altri club, molti dei quali hanno cambiato notevolmen­te i rispettivi roster. Tortona ad esempio si è affidata all’esperienza di Weems, in cerca di riscatto dopo l’opaca annata a Bologna, a Dowe (ex Sassari) e a Baldasso, a Milano cresciuto sotto tutti i punti di vista. Sassari invece ha chiamato tre giocatori alla prima esperienza in Italia (i play Whittaker e Tyree e il lungo francese Gombauld), avendo come garanzia in panchina Piero Bucchi.

CURIOSITÀ. C’è curiosità anche per la completame­nte rinnovata Napoli, guidata in panchina da Igor Milicic, il quale ha messo sotto i tabelloni un lungo esplosivo come Owens, ex Varese. E per Brindisi, all’anno zero dopo l’era Vitucci, trasferito­si a Treviso e sostituito da coach Corbani: tante scommesse tra gli stranieri, chiedendo al play Senglin (ex Reggio) ordine e punti dalla cabina di regia.

DATE. Intanto ieri è stato pubblicato il calendario. La prima riedizione della finale scudetto Milano-Bologna è in programma il 10 dicembre al Forum. Due turni sono previsti durante il periodo natalizio: il 23 dicembre (con posticipo al 24 dicembre di Armani Milano-Vanoli Cremona) e il 30 dicembre.

La Virtus ha ridotto il budget per il fair play voluto dall’Eurolega

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