Setterosa la felicità è di bronzo
È la quarta medaglia conquistata negli ultimi 22 anni dalle azzurre Battuta l’Australia 16-14 nella finale per il 3° posto grazie a Bianconi e Marletta
Otto anni dopo il bronzo di Kazan, 22 anni dopo l’oro conquistato proprio a Fukuoka, il Setterosa sale sul terzo gradino del podio del Mondiale giapponese.
È la quarta medaglia negli ultimi 22 anni conquistata dalla Nazionale femminile di pallanuoto, e regala all’Italia un record singolare, quello di unica nazionale ad essere finita sul podio in tutte le specialità della rassegna iridata.
Insomma, era un tassello importante da inserire nel mosaico di un Mondiale che sta per concludersi e che, nonostante non sia vincente come quello che lo ha preceduto, sarà ricordato ancora una volta per i grandi risultati degli azzurri e delle azzurre.
È stato per le nostre ragazze il Mondiale dell’impresa “impossibile” contro gli Stati Uniti, ma anche della finale per il bronzo “sparatutto” contro l’Australia, vinta 16-14.
Le azzurre di Carlo Silipo iniziano a raccogliere il lavoro svolto su un gruppo che si è preso e potrà prendersi belle soddisfazioni. E che, come primo obiettivo post mondiale, avrà una non impossibile qualificazione olimpica per Parigi 2024.
PROTAGONISTE. Roberta Bianconi e Claudia Marletta sono le protagoniste assolute del successo nella finale che valeva il terzo posto: 6 gol la prima, 5 la seconda in una partita che ha vissuto sul filo dell’emozione e visto prevalere gli attacchi sulle difese delle due formazioni.
L’Italia, dopo un buon avvio (5-4 nel primo quarto e 9-7 a un minuto dalla fine del secondo) ha rischiato di complicarsi maledettamente per l’espulsione di Palmieri per brutalità.
Le azzurre, raggiunte sul 1010, sono state brave a mantenere la calma, e nella seconda parte di gara hanno preso il largo fino a raggiungere il +3 a metà dell’ultimo quarto. Avendo così la tranquillità per gestire fino alla fine la situazione di vantaggio che ha scatenato la festa italiana.
SILIPO.
«È una medaglia pesante - commenta subito dfopo il successo ottenuto il coach azzurro Carlo Silipo -: siamo solo da due anni assieme e abbiamo disputato tre finali su tre competizioni, con due medaglie portate a casa. Le ragazze hanno dimostrato carattere. Non era facile riprendersi dopo la brutalità, il rigore contro e quattro minuti con l’uomo in meno. Sono rimaste lucide, sapevano che loro sarebbero potute calare fisicamente e così è stato. Devono avere più costanza e crederci di più. Il gruppo c’è; ma non dobbiamo accontentarci, perché ora l’obiettivo è raggiungere la qualificazione olimpica».