Visto olimpico alla 4x200 Oggi Quadarella negli 800
Lo nostra staffetta è quinta e va a Parigi. Simona entra in finale con il sesto tempo e punta il podio
Prove tecniche di riconnessione. L'Italia del nuoto tira fuori la testa dall'acqua e prende una boccata d'ossigeno dopo due giorni a bassa intensità, giù dal podio e fuori anche da più di una finale.
Ieri ci ha pensato la 4x200 maschile a scuotere dal torpore gli azzurri, grazie al quinto posto che porta con sé anche la qualificazione olimpica. I quattro moschettieri hanno chiuso in 7'03"95 risalendo dalle retrovie e trascinati dalla buona frazione di un recuperato Filippo Megli (1'44"94), finalmente in condizione fisica ottimale dopo le tribolazioni del long covid.
Bene anche Stefano Di Cola e Matteo Ciampi, mentre è da rimandare la prestazione di Marco De Tullio, consapevole dei propri «tanti errori» e pronto a «imparare e allenarsi ancora meglio».
Se la Gran Bretagna (oro) è l'unica nazione a scendere sotto i sette minuti in finale, per la staffetta azzurra si aprono margini di crescita importanti.
VOLARE. Chi aggiunge miglioramento a miglioramento è Leonardo Deplano, che si qualifica per la finale di oggi dei 50 stile - la prima in carriera in un Mondiale - con il sesto tempo (21"74), a un soffio dal suo primato personale (21"60). «Sono soddisfatto per la mia prestazione, in vasca troverò nomi importanti e sarà una bella gara», dice raggiante l'argento europeo di Roma 2022 alla ricerca di un ruolo da protagonista al fianco dell'australiano
McEvoy e del campione in carica, il britannico Proud. Fuori dalla finale il campione olimpico di Londra 2012, il francese Manaudou (dodicesimo con 21"96), tornato a gareggiare dopo un lungo stop.
PANZIERA. Il capitolo azzurro si chiude con l'amaro decimo posto in semifinale dei 200 dorso di Margherita Panziera. Stanca, fuori forma, delusa, la 27enne tre volte campionessa d'Europa chiude in 2'10"65, un secondo sopra il tempo richiesto per l'approdo in finale.
Amaro 10° posto in semifinale nei 200 dorso della Panziera
SUPERSIMO. Oltre che per Deplano, l'attesa oggi è tutta per gli 800 di Simona Quadarella. La romana è qualificata con il sesto tempo ed è alla caccia di un'altra medaglia dopo lo strepitoso argento dei 1500, seconda solo all'extraterrestre Ledecky che ritroverà in acqua. Da regina a regina, nella notte sono andate in scena le batterie dei 50 rana, la gara di Benedetta Pilato. La tarantina, argento a Budapest lo scorso anno - in procinto di trasferirsi a Torino per essere allenata da Antonio Satta, coach di Miressi - è arrivata al Mondiale in riserva di energie, assorbite dall'esame di maturità, e reduce da un altro anno di condizione fisica altalenante. L'obiettivo, finale a parte, è vedere a che punto si trova la primatista mondiale nel lungo percorso di avvicinamento ai Giochi di Parigi. Alle sorprese ci ha già abituato.