Corriere dello Sport

Garcia ride «Il Napoli segnerà tanti gol»

Una vittoria in rimonta per il ritorno del francese nel campionato italiano: fondamenta­li le rotazioni «Non abbiamo sofferto quasi mai e nella ripresa abbiamo creato Zielinski? Per noi pesa tanto»

- Di Antonio Giordano INVIATO A FROSINONE

Ecosì, quasi senza accorgerse­ne, Rudi Garcia ha potuto impossessa­rsi di nuovo dell« sua» Italia: l’aveva lasciata fingendo di suonare il violino, l’ha riscoperta chiedendos­i «come mai un mio giocatore, che sta a cinque metri dal portiere, debba cadere o buttarsi in terra». Certo domande conviene tenersele per sé oppure sfruttarle per sorridere un po’, con leggerezza e con ironia, perché quando finisce 1-3 una partita cominciata imprecando al vento, allora il giallo riservato da Marcenaro a Garcia rimane dentro a una battuta. «Hanno voluto darmi il bentornato». Quando Frosinone-Napoli è in ghiacciaia e Rudi Garcia può lasciarsi andare, nell’aria c’è un calcio che sa Osimhen e anche di Zielinski, sa di eleganza e fisicità che orienta le partite, favorisce le rimonte e poi sparge miele nell’anima. «Bella reazione, dopo essersi trovati sotto. Abbiamo dimostrato di volerla vincere, subito, ed abbiamo creato tanto. Un primo tempo nel quale siamo stati macchinosi, una ripresa nella quale abbiamo creato tanto». Un’ora e mezza che sa di rotazioni, di correzioni, di avvicendam­enti e anche di passato, soprattutt­o nel momento in cui la terzina di centrocamp­o è tornata a diffondere il proprio calcio. «E hanno divertito. Ognuno dei ragazzi ha la capacità di coprire diversi ruoli, le rotazioni sono importanti e infatti ho tolto minuti a qualcuno per darne ad altri. Cajuste è stato sfortunato negli episodi ma io so cosa può darci». E comunque, venti minuti di apprension­e, Frosinone

1 e Napoli 0, prima che passasse «il panico, perché i ragazzi sanno che giocando così possiamo fare molti gol». E Osimhen, che altro non chiede, ha subito fatto un regalino a Garcia: doppietta e via. «Sono felice per lui. Ma abbiamo creato tanto: Politano ha avuto una possibilit­à prima della sua rete; Raspadori anche è una risorsa e il gol gli ha annullato la prodezza».

NEL LABORATORI­O. Poi, è stato utile studiare il Napoli da dentro, nella partita da tre punti, che è altra cosa rispetto all’amichevole, e a Garcia sono piaciute un po’ di cose che ha già memorizzat­o, perché gli aspetti positivi aiutano. «Rigore a parte, non abbiamo sofferto quasi niente. Meret ha passato un pomeriggio tranquillo, conclusion­i del Frosinone, a parte il palo su punizione, non ne ricordo. Ma è l'atteggiame­nto della squadra che ci ha favorito». E il personaggi­o, tanto per gradire, è Victor Osimhen: «Bravissimo in fase offensiva; in quella difensiva non mi era piaciuto e glielo ho detto nell’intervallo. In passato ha fatto più pressing e copriva meglio, abbiamo corretto questa cosa nella ripresa e abbiamo giocato con tanta qualità. È un trascinato­re e non cambierà mai, è un suo punto di forza». Ma l’incontenta­bile Garcia si è potuto divertire anche assaporand­o Zielinski e la limpidezza d'un palleggiat­ore che incanta: «Risolti i problemi contrattua­li, ha mostrato quello che sappiamo. Lui pesa tanto per noi». Infine gli auguri a Spalletti: «In bocca al lupo per la nuova avventura con la Nazionale italiana»

«Cajuste è stato sfortunato ma io so cosa può darci»

«Il mio in bocca al lupo a Spalletti per l’avventura con la Nazionale»

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