Vecino più di Kamada
- Un solo dubbio. La Lazio anti-Lecce, per il resto, è praticamente scontata. Occhio al centrocampo: Vecino o Kamada con Cataldi e Luis Alberto, le due maglie certe in mediana. L'uruguaiano mantiene una posizione di vantaggio, dettata dall'estate dell'ex Eintracht, senza una squadra fino ad agosto. Comunque più "calciatore" rispetto agli altri rinforzi, che avranno bisogno di maggior tempo per entrare negli schemi dell'allenatore. Per Kamada il discorso è diverso: tra gli acquisti è l'unico destinato a raccogliere un'eredità pesante (Milinkovic) e diventare un riferimento del 4-3-3. Le valutazioni per oggi sfuggono dal valore del giapponese. Sarri, alla fine, dovrebbe affidarsi alla garanzia Vecino: si vedrebbe per intero la vecchia Lazio. Questione di condizione atletica e movimenti sincronizzati. Non ha comunque chiuso la porta all'impiego di Kamada dall'inizio. Di mattina, durante la tattica, c'era proprio lui con Cataldi e Luis Alberto (leggermente acciaccato).
MOSSE. Carte mischiate o una prova come a Latina? La prudenza spinge verso Vecino. Spazio per tutti nella ripresa, soprattutto davanti sono aumentate le soluzioni. Pedro ha recuperato dai problemi alla caviglia sinistra, Isaksen e Castellanos non vedono l'ora di essere sganciati. Le altre alternative a centrocampo sono Basic e Rovella. Il regista, come Pellegrini (l'altro arrivato dalla Juve), si accomoderà in panchina con poche sedute nelle gambe (aveva accusato una lesione muscolare coi bianconeri). In difesa la coppia Casale-Romagnoli, sulle fasce Lazzari e Marusic. Riaggregato Hysaj, frenato da un'infiammazione al tendine. Tra i pali Provedel, con Adamonis e Furlanetto di scorta. La nuova Lazio è pronta: d'altronde, giocasse Vecino, non avrebbe nulla di nuovo.
L’ex Eintracht pronto all’esordio nella ripresa Pedro recuperato