Corriere dello Sport

Spielberg esalta Pecco lo squalo

Bagnaia perfetto: oggi parte in pole position e ieri ha vinto la Sprint Race davanti a Binder e Martin Male l’Aprilia di Viñales Il pilota Ducati non sbaglia nulla e ringrazia per gli aggiorname­nti «Le modifiche “invisibili” mi hanno aiutato a tenere test

- Di Gianmaria Rosati SPIELBERG

Intoccabil­e. È questa la giusta definizion­e per il Bagnaia sceso in pista nel sabato del Red Bull Ring, capace di cannibaliz­zare la MotoGP a più riprese. Nella giornata degli errori – di Viñales e Martin i più evidenti - infatti il piemontese è stato pressoché perfetto, a partire dalle qualifiche, dove un giro quasi da record - soli sei millesimi più lento di quanto fatto da Bezzecchi venerdì - gli ha assicurato la pole position. Una pole che andava sfruttata nel modo migliore, ossia con una partenza perfetta ed una prima parte di gara aggressiva, esattament­e quanto andato in scena.

«Ducati mi ha aiutato relativame­nte alle partenze - ha ammesso Pecco - portando un aggiorname­nto “invisibile”, che mi ha consentito di tenere testa alla KTM. In seguito ho frenato con forza in alcuni punti, almeno nei primi giri, per mantenere la testa ed evitare problemi con la pressione delle gomme. Assomiglia­mo in questo alla F1? Sì, ma è Dorna che ha accettato la cosa». In effetti Bagnaia ha ricordato il dominatore della Formula 1, ossia quel Max Verstappen che da tempo fa felice l’azienda proprietar­ia del tracciato austriaco, del quale Pecco spera di emulare le gesta in termini di doppietta mondiale. Dopo la Sprint, infatti, Bagnaia può contare sulla quantità di punti sul primo rivale +46 su Jorge Martin - più alta mai avuta dal suo approdo in MotoGP, quasi a confermare la sua crescita gara dopo gara. Il campione del mondo in carica infatti risulta l’unico pilota davvero costante, a fronte degli errori e delle sfortune del già citato Jorge Martin e di Marco Bezzecchi, vittima dell’incidente al via causato proprio dal pilota Pramac, terzo al traguardo.

Tra la Ducati di Bagnaia e quella di Martin si è inserita la KTM di Brad Binder, capace di celebrare al meglio il rinnovo di contratto con la casa austriaca, capace in casa di piazzare ben tre moto – contando anche la GASGAS di un sorprenden­te Pol Espargaro - nelle prime sei posizioni. Molto meno fortunata la giornata di Aprilia che, dopo aver sognato in qualifica grazie alla seconda piazza di Maverick Viñales, ha dovuto fare i conti con le oramai croniche difficoltà in partenza dello stesso spagnolo, risucchiat­o dal gruppo nei primi metri ed anche per questo rimasto coinvolto nel botto iniziale. «Aprilia deve aiutarmi nelle partenze per vincere - ha ammesso Maverick dopo aver chiuso la corsa 8° in rimonta - perché il resto non ci manca».

Poco o nulla da festeggiar­e anche per Fabio Quartararo, anch’egli coinvolto nell’incidente al via, nonché costretto a scontare un long lap penalty per un successivo contatto con Lorenzo Savadori, con conseguent­e 15° piazza finale. A tenere alto l’onore di Yamaha ci ha così pensato Franco Morbidelli, capace di cogliere un punto grazie al 9° posto, in una giornata dove Luca Marini ha dovuto dire addio al podio dopo un contatto con Martin e la conseguent­e caduta, proprio mentre era in lotta per la terza posizione.

Sfortunati Marini e Bezzecchi finiti in una caduta multipla dopo il via

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GETTY IMAGES Francesco Bagnaia (26 anni) pilota Ducati
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GETTY A sinistra le moto al via della Sprint Race. Qui sotto la caduta che ha coinvolto Bezzecchi e sopra Valentino Rossi “disperato”

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