Politano-Osimhen-Kvara il tridente dello scudetto
Domani col Sassuolo ai fianchi di Victor ci saranno il georgiano a sinistra e l’esterno azzurro a destra Il ritorno di Khvicha dopo il forfait di Frosinone consentirà a Rudi di schierare l’attacco titolare
Il tridente dello scudetto, quello che ha costruito il grande trionfo guardando negli occhi i portieri, tornerà domani dal primo minuto. Con il Sassuolo, al Maradona, seconda giornata di campionato e seconda partita della stagione: Politano a destra, Osimhen al centro, Kvaratskhelia a sinistra. Una storia che sembra consolidata, quasi già scritta, eppure l’ultima volta che i tre signori hanno giocato insieme in campionato dall’inizio risale all’11 marzo con l’Atalanta. La partita del gol pazzesco di Khvicha, per intenderci; un po’ bowling, un po’ biliardo e qualcosa di Diego. Altri tempi. Dicevamo: in generale, la passerella finale del tris risale al ritorno dei quarti di Champions con il Milan, il 18 aprile, ancora a Fuorigrotta: fu Politano ad arrendersi dopo 34 minuti, per infortunio, e da quel momento mai più. Frosinone compresa, per il forfait di Kvara: la gestione dell’affaticamento muscolare, certo, e così a sinistra è partito Raspadori. Ora però sono tutti disponibili, tutti pronti e tirati a lucido, e così in occasione della prima con lo scudetto al Maradona, Garcia dovrebbe lanciarli dal primo minuto. Per non dimenticare: ogni tanto la memoria va rinfrescata. Gol, assist, cose belle di calcio.
QUANTO TEMPO. E allora, all’attacco. Anzi, in attacco dovrebbero cominciare loro: Osimhen neanche si discute, uno più altri dieci; Kvaratskhelia c’è, è tornato, sta bene; e poi Politano, tra i migliori a Frosinone (gol a parte) e decisamente in vantaggio sulla concorrenza per completare il tridente che ha costruito il verde e rosso di uno scudetto che Spalletti ha screziato anche con tracce di Elmas e Lozano. Storie vecchie - ma non troppo - e via a raccontare i tempi moderni. Cominciando dai calcoli: domani saranno 169 giorni che il Napoli non parte con questo tridente in campionato; 131 in assoluto, contando anche la Champions. Un bel po’, non c’è che dire: una volta per i problemi di Osi (alla vigilia della prima con il Milan in coppa), una volta per quelli di Politano e Kvara dicevamo.
GOL E CONTRATTI. Quaranta gol in tre nell’ultima stagione: 26 Osimhen, 12 Khvicha, 4 il collega. E, se vogliamo, 3 nella nuova: la doppietta di Victor e il graffio di Matteo, autore della prima rete stagionale del Napoli. Fedele a se stesso, a una specie di promessa che risale a Dimaro: «Voglio fare più gol». Detto e realizzato al volo, cioè immediatamente, dopo un’estate inaugurata con la vicenda di un contratto in scadenza nel 2025 da rinnovare. Stessa data e più o meno stessa sostanza anche per Osi, protagonista della telenovela-rinnovo più lunga, estenuante e tormentata dell’anno. Un romanzo a puntate non ancora concluso ufficialmente, con l’annuncio dell’accordo, ma quantomeno immune dai colpi di scena: non andrà via. Per nienla te. E nel frattempo si conferma bomber con il cuore di classe: ha messo all’asta per One Shirt Pledge una sua maglia (sarà lui a decidere la destinazione del ricavato). Giusto per: anche Kvara è pronto a entrare nel vivo deldiscussione del rinnovo con ritocco; anzi del ritocco dell’ingaggio, l’aspetto saliente della sua situazione considerando che guadagna 1,4 milioni a stagione, con un anno da aggiungere alla scadenza datata 2027.
I tre non giocano insieme dal 1’ dal bis dei quarti di Champions
Kvaratskhelia a secco da marzo In totale 161 giorni senza un suo gol
DIGIUNO KVARA. A proposito di Khvicha: è l’uomo del tridente con la più lunga astinenza da gol. Più di cinque mesi: per la precisione è a secco dal rigore del 19 marzo a Torino con il Toro (161 giorni domani); mentre su azione non segna dalla notte del famoso capolavoro con l’Atalanta. Quella dell’ultima esibizione del tridente con Osi e Politano. Corsi, ricorsi e tabù da sfatare.