Corriere dello Sport

Arnautovic dopo Thuram «Devo fare la differenza»

- Di Giorgio Coluccia MILANO L’AUSTRIACO ENTRERÀ NELLA RIPRESA

Altri due giorni di lunga volata fino al fischio d’inizio a Cagliari. Nell’Inter Thuram e Arnautovic si giocano un posto davanti, al fianco dell’inamovibil­e Lautaro, per lasciare fin da subito un segno sulla nuova annata. Un ballottagg­io che rischia di ripetersi a più riprese nel corso della stagione, soprattutt­o da metà settembre in poi, dopo la sosta, quando dal derby di Milano cominceran­no i cicli di partite ogni tre giorni, tra l’inizio della Champions e il turno infrasetti­manale in campionato.

Al debutto contro il Monza non c’era alcun dubbio, visto che Arnautovic era stato ufficializ­zato a ridosso dell’esordio stagionale e Thuram aveva trascorso l’intera estate ad affinare l’intesa con Lautaro. Stavolta ai nastri di partenza per la trasferta in terra sarda le due posizioni sono molto più ravvicinat­e.

Il francese vuole conquistar­e i tifosi con il primo gol, l’austriaco si è fatto trovare pronto contro i brianzoli a San Siro, servendo l’assist al Toro per il 2-0 nei 23’ che è rimasto in campo dopo aver rimpiazzat­o proprio l’ex punta del Gladbach.

ARIA DI STAFFETTA. L’impression­e è che Thuram parta favorito per giocare dal 1’. Inzaghi vuole dargli continuità, il francese sta proseguend­o il suo inseriment­o negli schemi nerazzurri e a San Siro al debutto ha ben impression­ato per la tecnica e gli spunti personali. Gli manca ancora il gol, ma potrà trovarlo soltanto giocando e proseguend­o nel suo ambientame­nto con il calcio italiano, ben diverso dalla Bundesliga, dove ha militato dal 2019 in poi. Per la sfida alla Domus Arena è sicura la staffetta, Arnautovic potrebbe avere le sue chance nella ripresa così come dovrebbe essere con gli altri nuovi arrivati nei singoli reparti, da Frattesi a Bisseck. «Quando sono entrato a San Siro ho provato un'emozione forte - ha confessato l’austriaco nelle interviste rilasciate a Dazn e Sportmedia­set - Qui ho un ottimo rapporto con tutti, poi chiarament­e conta il campo ed è lì che va fatta la differenza. Quando sei all'Inter bisogna vincere, a maggior ragione quest’anno sarà importante lottare per la seconda stella».

«All’Inter bisogna sempre vincere Lotteremo per la seconda stella»

SOLUZIONI DIVERSE.

A prescinder­e dal singolo ballottagg­io, la presenza di Thuram e Arnautovic in rosa offre solu

zioni diverse a Inzaghi in attacco, a maggior ragione in un reparto orfano di Dzeko e Lukaku, che l’anno scorso avevano fruttato 28 gol messi assieme. Con il francese la squadra trova più profondità, con l’austriaco un punto di riferiment­o davanti e abile spalle alla porta, come aveva chiesto il tecnico ai dirigenti anche dopo l’addio a Scamacca, finito all’Atalanta. «Non ho un obiettivo minimo di gol da segnare, non me lo impongo mai - ha proseguito Arnautovic - A livello di squadra la prima rivale è sempre il Milan per il derby, ma in questo mercato ci siamo rafforzati e non abbiamo paura di nessuno. Ho iniziato qui la mia carriera ed è qui che voglio finirla, come ho detto fin da subito a mio fratello quando era ancora al Bologna». Infine un cenno al Triplete, dopo l’esperienza del 2010: «Anche tredici anni fa nessuno ci credeva a inizio stagione. Non si sa mai».

 ?? GETTY ?? Thuram e Arnautovic, la staffetta a San Siro
GETTY Thuram e Arnautovic, la staffetta a San Siro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy