Corriere dello Sport

Chiesa senza freni l’uomo in più è lui

Allegri lo vuole sempre più attaccante e alla prima di campionato l’ex viola ha trovato subito la rete: ora non vuole fermarsi La sfida al Bologna lo aspetta: è l’avversario contro il quale finora ha segnato di più (6 gol)

- Di Filippo Bonsignore TORINO

Sulle ali di Chiesa. Sono bastati 110 secondi, all’esordio a Udine, per scrivere il manifesto della nuova stagione della Juve: assist di Vlahovic e gol di Federico. Tutto perfetto, alla prima combinazio­ne dell’anno. La coppia ha resistito alle minacce del mercato e ora lancia l’assalto allo scudetto. E’ un nuovo Chiesa, in particolar­e, quello che sta nascendo. I problemi fisici che l’hanno limitato per tutta la passata stagione sono ormai un ricordo e l’ex viola ha subito mostrato una voglia grande così di tornare al centro della scena, rifiutando anche le proposte arrivate dall’estero, segnatamen­te dalla Premier League. Come tutti del resto, pure lui era tra i sacrificab­ili per ragioni di bilancio e non è un mistero che per un periodo l’azzurro si sia guardato intorno, pronto a valutare eventuali opportunit­à che si fossero presentate. Pesavano, infatti, le difficoltà della scorsa stagione, con la lunga rincorsa post infortunio, e un feeling mai troppo stretto con Allegri. Nulla però è cambiato: Chiesa ha scelto la Juve e la strada della rinascita in bianconero. La sua motivazion­e feroce si è percepita fin dalle amichevoli con Milan, Real Madrid e Atalanta in cui è stato tra i più ispirati. Tre indizi che hanno confeziona­to la prova dell’esordio con l’Udinese: neanche due minuti ed è stato subito gol. Fede sta tornando quello vero, insomma, il giocatore decisivo che ha incantato tutti all’Europeo vinto da protagonis­ta, prima che il grave infortunio del gennaio 2022 interrompe­sse il volo.

POSIZIONE. Il nuovo Chiesa è anche nella posizione in campo. Allegri lo considera un attaccante («può fare 14-16 gol») e come tale lo utilizza: seconda punta accanto a Vlahovic, seconda punta che predilige partire dal centrosini­stra per poi accentrars­i e cercare il tiro e andare in progressio­ne sul fondo. Max gli garantisce, in ogni caso, ampia libertà di svariare su tutto il fronte offensivo ma c’è un aspetto che sta diventando una delle chiavi della manovra juventina. La catena di sinistra, completata da Cambiaso e Rabiot, ha già dimostrato a Udine di poter essere un fattore determinan­te: il movimento di Chiesa ad allargarsi, apre infatti la strada degli inseriment­i di Cambiaso e Rabiot. La bontà della combinazio­ne è stata dimostrata dal terzo gol bianconero di domenica scorsa, con la trama avviata dall’ex viola, rifinita da Cambiaso e concretizz­ata dal francese. Adesso è già tempo di conferme immediate e Fede prende la mira: il Bologna gli porta storicamen­te sorrisi. E’ la squadra di serie A cui ha segnato più gol in carriera: sei, compresa una tripletta segnata con la maglia della Fiorentina nel 2020. Non solo, c’è un altro obiettivo dietro l’angolo per l’attaccante bianconero: andare in gol per la terza gara consecutiv­a in campionato, mai successo finora in carriera, dopo i due gol di fila all’Udinese nell’ultima giornata dello scorso campionato e nella prima di quello appena iniziato. Sulle ali di Chiesa.

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GETTY Federico Chiesa (25)

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