Corriere dello Sport

Rovella: Sarri maestro Lazio occasione unica

«L’allenatore mi vede regista, se servirà farò anche la mezzala Ho voluto questa società, è un grande salto per la mia carriera»

- di Daniele Rindone INVIATO A FORMELLO

Ieri a Formello le presentazi­oni del play e di Pellegrini Il mediano si sente pronto per specializz­arsi agli ordini di Mau e giocarsi il posto con Cataldi: «Danilo è stato carino, mi aveva scritto subito La concorrenz­a ci farà bene»

Incarnare l’idea e l’essenza del regista sarrista non è da tutti. Pensare e inventare veloce, con precisione di passaggio. Nicolò Rovella è stato scelto perché è uno degli aspiranti play più quotati della new wave italiana. Regista nel sangue e di acume, in cabina di regia è cresciuto ed è stato collaudato anche da mezzala. Sarri lo vede regista e Rovella s’è messo subito a disposizio­ne: «Sarri mi ha telefonato prima che arrivassi, mi ha detto che avrei fatto il regista basso. Mi affiderò a lui al 100%, è un maestro, spero di lavorare ai suoi ordini per tanto tempo, cercherò di apprendere il più possibile». Regista basso, ma anche mezzala all’occorrenza. Rovella, presentato ieri a Formello dal diesse Fabiani, ha garantito disponibil­ità anche in questo ruolo, per ora non gli è stato richiesto: «Se servirà farò anche la mezzala. Per me va bene qualsiasi ruolo». Questi pochi concetti evidenzian­o i tratti distintivi di Nicolò. Voglia

di emergere, maturità innata a 21 anni. Sono emersi in modo naturale in conferenza: «La Lazio è un passo in avanti per la mia carriera, è un top club, l’ho voluta fortemente, è un’occasione unica. Sono felice». Era rientrato alla Juve dal prestito al Monza: «Ho fatto un buon campionato, serviva uno step successivo, era importante giocare in una squadra importante come la Lazio, voglio far bene qui e rimanerci il più possibile». Ha scelto la maglia 65, c’è un motivo: «E’ per mio padre, è il suo anno di nascita. Il numero l’avevo a Genova, l’anno scorso non ho potuto prenderlo, quest’anno sì».

LA JUVE. Nicolò non ha voluto parlare della Juve: «Preferirei parlare più della Lazio che della Juve in questo momento». E’ stato in ballo con Ricci e Torreira, prime scelte. Non potendoli avere, Sarri ha chiesto Rovella: «Sono onorato della possibilit­à che mi ha dato. Conosco bene Ricci, è mio compagno nell’Under 21, ci ho giocato per tanti anni. È un ottimo giocatore. Gli auguro il meglio, sta facendo un percorso diverso a Torino». Rovella si giocherà il po

sto con Cataldi: «Ho sentito Danilo prima di venire qui, è stato molto carino, mi ha scritto un messaggio. Questo era importante. Siamo compagni di squadra, è vero, ma è giusto che ci sia concorrenz­a, spinge entrambi a fare meglio. Anche lui è un ottimo giocatore, spero di assimilare il prima possibile le richieste di Sarri e di farmi trovare pronto». E’ nato un centrocamp­o nuovo, senza Milinkovic, aspettando un colpo: «Ci sono giocatori forti - è l’impression­e di Rovella - ci somigliamo fisicament­e, non siamo come Milinkovic, ma abbiamo caratteris­tiche diverse. Credo sia più una questione di coesione, va trovata l’alchimia, faremo benissimo». Rovella s’era fatto male ad inizio stagione con la Juve, lavora il doppio per entrare in forma: «Mi sono infortunat­o appena arrivato in tournée in America, sono stato fermo 15-20 giorni, ho saltato tutto il ritiro. Sto lavorando per recuperare la forma, già ne ho parlato con Sarri. Mi fermo ad allenarmi anche dopo gli allenament­i con la squadra». I suoi idoli: «De Jong, Modric e Marchisio? Tre mostri, il mio preferito è sempre stato Modric». L’ultima battuta, immancabil­e, sul derby: «E’ il derby più bello d’Italia, abbastanza simile al derby di Genova per il calore dei tifosi, ma qui a Roma è moltiplica­to per due. Non vedo l’ora di poterlo giocare».

«Non c’è più Milinkovic ma il centrocamp­o ha giocatori forti»

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GETTY IMAGES Nicolò Rovella, il ds Fabiani e Luca Pellegrini
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