Pellegrini scalpita: «Sono pronto per giocare di più»
INVIATO A FORMELLO - «Ripresentiamo Pellegrini. Voleva fortemente la Lazio, talmente tanto che ha fatto grossi sacrifici. A nome di tutta la società lo ringrazio per questo gesto nobile che ha fatto per amore della Lazio». Il diesse Fabiani ha ripresentato Luca Pellegrini con queste parole. Il gesto nobile è il taglio dell’ingaggio, il più netto a gennaio, quando rinunciò a un bel po’ di soldi per giocare nella Lazio, squadra di fede. Un altro gesto nobile l’ha compiuto in estate, ha atteso la richiamata per settimane, ci ha creduto quando nessuno ci credeva più. E’ stato ripagato, anche economicamente. Dopo il prestito biennale, che prevede un ingaggio pagato anche dalla Juve, la Lazio gli riconoscerà un ingaggio alto. Pellegrini ha ringraziato tutti a parole, ora vuole farlo in campo: «Ringrazio il direttore Fabiani per le parole. Per me la Lazio è famiglia, i sacrifici sono stati fatti volentieri per tornare in un ambiente così, per me il migliore possibile. Ci tenevo parecchio». Sarri gli aveva promesso più spazio già a maggio: «Con Sarri ci siamo parlati, ma alcune cose devono rimanere tra di noi per preservare il gruppo. La volontà è essere a disposizione il più possibile». E’ stata un’estate infinita: «Parlare del passato non mi interessa, abbiamo sofferto tutti durante la trattativa, adesso voglio guardare solo il lato positivo per concentrarmi sul futuro». Un futuro che spera sia d’oro: «Obiettivi? Sarri ha ragione, dobbiamo stare con i piedi per terra, tante squadre si sono rinforzate, anche noi. Nel calcio non si gioca con le figurine, si deve scendere in campo, siamo usciti da Lecce sconfitti, non c’è niente di scritto, dobbiamo semplicemente lavorare e seguire quello che ci dice Sarri. Sognare non è proibito, ma dobbiamo essere attenti alla realtà». Sperava di unirsi ad Auronzo, ha vissuto un precampionato da esubero alla Juve: «Non è stato facile stare lontano dal campo, eravamo pochi ad allenarci alla Juve. Mi sento bene, soprattutto mentalmente, ho parlato con i preparatori, siamo a buon punto». Nei primi mesi ha giocato poco, ma ha completato il rodaggio: «Mi aspettavo di giocare un po’ di più, l’aver tenuto un atteggiamento propositivo ha pagato». Si sente pronto per domani col Genoa, se dovesse servire: «Sicuramente sì». Ha giocato con Kamada all’Eintracht Francoforte: «Con Daichi ho giocato sei mesi, è importantissimo come giocatore, può fare la differenza. Sostituire Sergio è difficile, è un peso che Kamada non deve portare sulle spalle. Non ha senso. Può dare una grande mano alla squadra».
«Sacrifici fatti volentieri. Questo è l’ambiente migliore per me»