Corriere dello Sport

Lyles re anche dei 200 «E ora l’oro della 4x100»

L’ultimo a centrare l’accoppiata era stato Usain Bolt nel 2015

- Di Christian Marchetti BUDAPEST

La sentenza del "tribunale della velocità" arriva tra giochi di luce, musica e il boato di uno stadio anche stavolta pieno. Numeri e numeri scorrono velocissim­i su un tabellone. Dicono che, sui 200, il padrone si conferma per la terza edizione di fila Noah Lyles: 19”52 (-0.2 il vento) il tempo e anche la gloria di aver riportato negli States una doppietta 100+200 che mancava dal 2007, con Tyson Gay. L'ultimo a centrare l'accoppiata fu Usain Bolt (4 titoli sui 200) nel 2015, e nella categoria sono solo in cinque. Oltre ai nomi già citati, Justin Gatlin e Maurice Greene. Cifre impression­anti, al femminile, anche quelle della giamaicana Shericka Jackson, che si conferma campioness­a con un 21”41 (+0.1) che è record dei campionati e seconda prestazion­e di sempre (ritocca il suo 21”45 dell'anno scorso), a 7/100 da Florence Griffith-Joyner e da quel 21”34 del 1988.

Tra Lyles ed Erriyon Knighton è oro-argento Stati Uniti tra gli uomini: un microscopi­co e ininfluent­e "passo indietro" rispetto a un anno fa, a Eugene, quando il podio fu invece tutto stelle-e-strisce. Per la settima volta nella storia gli Usa ottengono due o più medaglie in un 200 ai Mondiali. Stavolta c'è spazio anche per la prima storica medaglia del Botswana sul mezzo giro a firma Letsile Tebogo.

Ci sono buone notizie anche per l'Italia, visto che il record europeo di Pietro Mennea, il 19”72 del 1979, è salvo dalle insidie del britannico Zharnel Hughes, che si ferma sopra i 20" (20”02 per la precisione). Per lo sfortunato Andrew Hudson, il giamaicano ferito a un occhio nell'incredibil­e incidente tra golf cart andando allo stadio per le semifinali e poi ammesso in finale, un ottavo posto con crono da 20”40.

SORRISI.

«È una bella sensazione sapere di aver fatto qualcosa che non molti hanno fatto - le parole di Noah Lyles -. Vincere il doppio oro era una delle cose sulla mia lista. Ora c’è abbiamo la finale della 4×100. Spero di unirmi alla squadra e di vincere un altro oro». Sorride solo con una bandiera sulle spalle la Jackson, perché ha deciso di non mostrare emozioni in questa settimana in Ungheria. Poi però non riesce a nascondere la soddisfazi­one

per quel dominio da ben 4/10 sulla statuniten­se d'argento Gabrielle Thomas e da 5 sulla reginetta dei 100 Sha'Carri Richardson, alla quale la doppietta di Lyles non riesce.

EPIS. Oggi sveglia all'alba per la maratona femminile al via, come la marcia, alle 7 da Piazza degli Eroi. L'Italia punta sulla veterana Giovanna Epis. «Con questo caldo umido - ha spiegato la 34enne - saranno tante le incognite da affrontare e ai 30 km saranno in tante a finire la benzina. Sin dall'inizio sarà una gara di testa».

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GETTY Noah Lyles, 26 anni

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