Corriere dello Sport

Poz: Ho trasmesso il mio nervosismo, chiedo scusa

«I giocatori lo hanno assorbito» Fontecchio: «Però non abbiamo mai abbassato la testa»

- Di Fabrizio Fabbri

Teso la notte prima della gara, tanto da regalarsi solo qualche ora di sonno. Ancora di più a bordo campo per l'esordio vincente contro l'Angola della sua Nazionale. «I nostri avversari - ha commentato il ct Gianmarco Pozzecco al termine della gara hanno giocato un'ottima partita e meritano i compliment­i di tutti. E questa volta non sto usando frasi di circostanz­a».

SCUSE. Il coach rivolge poi l'attenzione ai suoi ragazzi. «Voglio scusarmi con loro per aver trasmesso tutto il mio nervosismo alla vigilia di un esordio mondiale così importante. Hanno finito per assorbirlo e in campo si è visto. Poi però sono stati tutti quanti straordina­ri e, come sempre, hanno fatto ciò che dovevano».

TRIPLE. La percentual­e da 3 punti, un orrendo 5/31 (ovvero il 16,1%) ha certamente inciso sul difficile esordio. «Non è facile giocare in un’arena con spazi così grandi e senza troppi punti di riferiment­o. Non penso sia un caso che entrambe le squadre abbiano tirato così male. Ora si guarda avanti. Dalla prossima gara, quella contro la Repubblica Domenicana, avremo un approccio diverso, a cominciare da me».

Chi ha brillato sui due lati del campo, in un concentrat­o di energia e qualità, è stato Stefano Tonut. «E' stata la prima partita in un Mondiale per quasi tutti - ha spiegato Pozzecco -. Dunque ci sta pagare il conto all'emozione. Nel primo tempo abbiamo faticato sia in attacco che in difesa, ma ognuno ha fatto il suo lavoro e siamo contenti per questa vittoria. Tre nostri giocatori sono andati in doppia cifra, però questa è una squadra che può trovare ogni volta protagonis­ti diversi».

SIMONE. Uno dei giocatori ad aver superato quota 10 è stato Simone Fontecchio, che ha chiuso con 12 punti. «L'Angola si è mostrata una squadra piena di fisicità, molto tosta ed aggressiva - ha commentato l’ala degli Utah Jazz -. Ci hanno portato una grande pressione che, spesso, ci ha messi in difficoltà. Essere poi tesi ci ha fatto sbagliare una montagna di conclusion­i da 3 punti che avevamo costruito».

Nonostante ciò, la nave azzurra è arrivata in porto. «Noi non dobbiamo snaturarci - prosegue Fontecchio - né cambiare il nostro modo di giocare. E così abbiamo fatto. Nessuno in campo

ha abbassato la testa dopo un errore, e abbiamo trovato soluzioni diverse».

PIPPO. Una bella mano per la prima vittoria azzurra l'ha data Pippo Ricci dopo un brutto primo tempo. «Volevamo vincere e l’abbiamo fatto. Eravamo emozionati, il canestro era strettissi­mo e siamo stati bravi a reagire.

In questi giorni mi volto indietro e penso a quattro anni fa. Emotivamen­te è una cosa forte, ora tutto è bello, voglio godermi ogni momento. Quando vai in campo devi trasformar­e ogni emozione in energia positiva. Sono partito male, così poi ho provato a dare una mano alla squadra nelle piccole cose».

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CIAMILLO Uno spettacola­re tiro di Simone Fontecchio 27 anni

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