«Ferrari 2024? Cambio di rotta»
Il capo dei telai: «La prossima Rossa non sarà un’evoluzione della SF-23 Capiti gli errori Progettiamo una monoposto tutta nuova»
Al di là delle definizioni, che sia “Head of Chassis Area” (direttore area telai) o “Technical Director” come presto verrà qualificato, Enrico Cardile rimane l’ingegnere che nella Ferrari tiene un po’ i fili dell’intero progetto. Per lui e per altri tecnici di riferimento è un peccato che Fred Vasseur parli a ogni pie’ sospinto della necessità di rinforzi, ma tant’è.
A gioco regolare Cardile non viene schierato sul campo e la sua presenza a Zandvoort rivela che il lavoro della Ferrari alla ripresa delle ferie è tutt’altro che di routine. Ieri nella prima sessione di prove libere sono stati fatti esperimenti per sviluppare il progetto della vettura 2024 e la Ferrari non ha nascosto Cardile, programmando anzi una sua uscita mediatica allo scoperto.
CAMBIO DI ROTTA.
Il tecnico di Arezzo ha detto poche cose, ma con nitidezza. Ha subito portato la Ferrari fuori dall’era del binottiano «dobbiam capire», rieditato nella recente versione vasseuriana «nous devons comprendre». «Già dai test pre-mondiali avevamo perfettamente chiaro quali fossero le scelte sbagliate di questa macchina: quello che leggevamo dai dati di galleria e simulatore corrispondeva. Conoscevamo le nostre debolezze, quindi siamo giunti subito a una soluzione». Non applicabile alla SF-23 par di capire, visto che la Rossa quest’anno ha continuato ad andare a singhiozzo.
«Ci siamo resi conto che con queste architetture siamo limitati e così c’è stato un cambio di rotta. Sulla macchina del 2024 il telaio sarà diverso, il posteriore anche, per permettere agli aerodinamici di trovare la prestazioni che sono mancate quest’anno. Sarà completamente differente, una macchina nuova insomma, e non un’evoluzione della precedente com’è stata la SF-23 a seguito delstappen, la F1-75».
Ci sono altri aggiornamenti in arrivo e qualcosa di nuovo comparirà ancora fino ad Austin (22 ottobre): «Ma dalla sosta estiva in poi il nostro lavoro nella galleria del vento è interamente dedicato al 2024». Qualcosa per lui non cambia: «La responsabilità che sento addosso non è diversa da quella degli anni precedenti, dobbiamo trovare un prodotto in grado vincere».
DELUSIONE. Speriamo fortemente sia stata questa esigenza a costringere la Ferrari ad accontentarsi di posizioni arretrate nell'approccio al Gran Premio d’Olanda. Ma se ciò è possibile per la sessione di apertura che s’era conclusa con Leclerc 16º a un secondo e mezzo dai tre tenori (VerAlonso, Hamilton) e il giovane israeliano Robert Shwartzman (sulla Rossa di Sainz) penultimo, nella seconda ora di lavoro la SF-23 è stata chiaramente lenta, sia nelle simulazioni di qualifica sia sul passo di gara. Charles 11º a sei decimi da Norris e Carlos 17º a sette hanno messo a nudo le difficoltà, mostrando anche per contrasto come si stia brillantemente riprendendo la McLaren. Ulteriori modifiche portate da Woking hanno permesso al team diretto da Andrea Stella di completare il pacchetto aerodinamico introdotto prima della sosta estiva.
Fred Vasseur ha voluto rassicurare, sottolineando il disagio causato dai collaudi e sostenendo che oggi la musica sarà diversa: «Abbiamo provato diverse cose al mattino e al pomeriggio sulla monoposto, dunque non ci siamo concentrati tanto sulla prestazione pura. Era una situazione complicata e credo che domani (oggi, ndr) vedremo una Ferrari diversa». Ha parlato di esperimenti con poco carico aerodinamico, di margini di miglioramento, di passo gara buono, di fiducia per la gara, concludendo con un «Tutto secondo i piani». Stiamo a vedere.
«Diversi chassis e posteriore per dare efficienza all’aerodinamica»
Brutta giornata con Leclerc 11º ma Vasseur: «Tutto secondo i piani»