Corriere dello Sport

Pioli nel segno della continuità

- Di Adriano Ancona MILANO

La continuità, un’abitudine figlia dell’ultimo segmento della scorsa stagione. E trasferita con precisione all’inizio di questa se è vero che Stefano Pioli ha terminato il campionato con tre partite da copia-incolla nella formazione, facendo lo stesso ora. Con le variazioni del caso studiate durante l’estate. Riflession­i supportate dai risultati che in principio di stagione portano già il Milan a punteggio pieno. Per confermars­i anche domani all’Olimpico, i ballottagg­i verso la Roma sembrano restare in disparte. Un Milan da non toccare, insomma, soprattutt­o nel momento in cui si gioca ancora una volta alla settimana. Piad'opera. ce la nuova formula, convince il mercato.

IDEE CHIARE. Le ultime tre giornate dello scorso campionato: stesso undici di partenza e 4-2-3-1 sul viale del tramonto, nonostante tre vittorie conclusive. Adesso, per Pioli è il momento di replicare ma a colpi di 4-3-3. Musah (convocato in nazionale per le partite degli Usa contro Uzbekistan e Oman, come Pulisic) dovrebbe attendere ancora il proprio turno, c’è invece Krunic a prendersi la regia con Loftus-Cheek e Reijnders ai lati. Quindi Pulisic, finito nel vagone dei titolariss­imi: per Chukwueze due subentri, le logiche del turn-over finora stanno confinando il nigeriano agli ingressi in corso Questo perché Pioli ha già in testa una precisa idea di Milan. Effetti di un mercato in cui la società ha concluso i colpi principali in largo anticipo sull'inizio del campionato. Il Milan ha già prodotto sei gol in due giornate. Nessuno dei tre marcatori anti-Roma dello scorso anno – Pobega, Kalulu e Saelemaeke­rs, appena ceduto al Bologna – sarà invece in campo dall’inizio domani sera. Per la rifinitura, la squadra ha appuntamen­to questo pomeriggio a Milanello. La Curva Sud nel frattempo ha annunciato un quarto d'ora di sciopero del tifo, domani, per protestare contro il prezzo dei biglietti del settore ospiti.

IMBATTIBIL­ITÀ. Poi c’è la tradizione, positiva quanto basta per il Milan contro la Roma. In questo senso, l’ultima sconfitta rossonera corrispond­e al primo dispiacere incassato da Pioli su questa panchina: storia dell’ottobre 2019. Quasi quattro anni fa, peraltro erano i tempi in cui il 4-3-3 – che ora procede bene, dopo il mercato estivo – funzionava a singhiozzo. Da allora, il Milan ha trascorso sette partite consecutiv­e senza perdere davanti alla Roma.

Musah dovrebbe attendere ancora il proprio turno Pulisic dall’inizio

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