Juve feroce Dusan è tornato trascinatore
Vlahovic ha mostrato il piglio da leader e già pensa a come può essere incisivo anche a Empoli
Atutto Vlahovic. Soltanto pochi giorni fa era difficile immaginare Dusan ancora al centro della Juve, con addosso i panni del trascinatore. C’era l’ombra lunga di Romelu Lukaku che si stagliava all’orizzonte, c’era la minaccia del mercato ad accompagnare l’avvicinamento alla nuova stagione, con la società disposta a sacrificarlo per risanare i conti e regalare a Allegri il centravanti richiesto e più congeniale alle sue idee di gioco. Ebbene, nulla è successo, nulla è cambiato: il bomber serbo veste ancora di bianconero ed è diventato un autentico condottiero. «Vietato accontentarsi» è infatti il messaggio che Vlahovic ha affidato ai social dopo il pari inatteso con il Bologna, partita che lui stesso ha raddrizzato con il gol del pari. In verità, i centri erano stati due e sì che la storia sarebbe cambiata senza Rabiot in fuorigioco. Come testimonia il post, Dusan ha subito rilanciato; nel mirino la trasferta di Empoli. Proprio il momento della rete annullata ha evidenziato una gestualità significativa di DV9, un piglio da leader: con le braccia ha fatto segno ai compagni di non soffermarsi troppo sull’episodio e di rimettersi subito in moto, per continuare ad attaccare alla ricerca del pareggio. Vlahovic è sempre più dentro la Juve, insomma, sempre più coinvolto e motivato a riprendersi tutto quanto perso la scorsa stagione.
SEGNALI. Segnali importanti, in ogni caso, erano già arrivati durante il pre-campionato in cui il serbo ha risposto nel modo migliore a tutto ciò che gli stava accadendo attorno. Nella tournée negli Stati Uniti, l’avvio è stato rallentato da qualche riflesso della pubalgia, che ha richiesto un lavoro specifico. Una volta tornato in campo, Dusan ha subito fatto centro contro il Real Madrid e ha offerto altri segnali di crescita nell’ultimo test contro l’Atalanta. Ha mostrato fin da subito grandi motivazioni e grande coinvolgimento. La condizione fisica di nuovo in crescita e l’amore dei tifosi ha fatto il resto. Il popolo juventino aveva bocciato dall’inizio l’ipotesi di uno scambio con Lukaku e lo ha fatto sentire chiaramente dedicando cori, applausi e sostegno incondizionato a Vlahovic. Una iniezione di fiducia grande così, insomma, cui lui ha risposto alla sua maniera. Con i gol: due nelle prime due giornate, più un assist per Chiesa a Udine. Non vuol metterci troppo, Dusan, a far meglio delle 14 reti dell’anno passato. Il percorso per dimenticare una volta per tutte le difficoltà, le critiche e le incomprensioni della passata stagione è iniziato quindi nel migliore dei modi. Il tandem con Chiesa promette grandi cose, così come le nuova identità che Allegri sta cercando di dare alla squadra: intensità, verticalità, pressione alta, recupero veloce del pallone, inserimenti delle mezzali, propensione offensiva. Tutte cose che possono giovare eccome a Dusan. Ora lo sguardo va all’Empoli, squadra cui il serbo ha segnato la prima doppietta della carriera in bianconero. L’ultima volta in Toscana, datata 22 maggio, è stata da dimenticare: Dusan non era in campo, frenato da problemi fisici, e proprio nell’imminenza del match arrivò la mazzata dei dieci punti di penalizzazione. L’epilogo fu un rovescio storico, 4-1 per l’Empoli. Tutto il mondo bianconero vuole lasciarsi alle spalle il ricordo negativo. Con Vlahovic ancora in versione trascinatore la missione potrebbe essere più semplice.
I tifosi lo caricano e il serbo rilancia sui social: «Vietato accontentarsi»