Corriere dello Sport

Juve feroce Dusan è tornato trascinato­re

Vlahovic ha mostrato il piglio da leader e già pensa a come può essere incisivo anche a Empoli

- di Filippo Bonsignore

Atutto Vlahovic. Soltanto pochi giorni fa era difficile immaginare Dusan ancora al centro della Juve, con addosso i panni del trascinato­re. C’era l’ombra lunga di Romelu Lukaku che si stagliava all’orizzonte, c’era la minaccia del mercato ad accompagna­re l’avviciname­nto alla nuova stagione, con la società disposta a sacrificar­lo per risanare i conti e regalare a Allegri il centravant­i richiesto e più congeniale alle sue idee di gioco. Ebbene, nulla è successo, nulla è cambiato: il bomber serbo veste ancora di bianconero ed è diventato un autentico condottier­o. «Vietato accontenta­rsi» è infatti il messaggio che Vlahovic ha affidato ai social dopo il pari inatteso con il Bologna, partita che lui stesso ha raddrizzat­o con il gol del pari. In verità, i centri erano stati due e sì che la storia sarebbe cambiata senza Rabiot in fuorigioco. Come testimonia il post, Dusan ha subito rilanciato; nel mirino la trasferta di Empoli. Proprio il momento della rete annullata ha evidenziat­o una gestualità significat­iva di DV9, un piglio da leader: con le braccia ha fatto segno ai compagni di non soffermars­i troppo sull’episodio e di rimettersi subito in moto, per continuare ad attaccare alla ricerca del pareggio. Vlahovic è sempre più dentro la Juve, insomma, sempre più coinvolto e motivato a riprenders­i tutto quanto perso la scorsa stagione.

SEGNALI. Segnali importanti, in ogni caso, erano già arrivati durante il pre-campionato in cui il serbo ha risposto nel modo migliore a tutto ciò che gli stava accadendo attorno. Nella tournée negli Stati Uniti, l’avvio è stato rallentato da qualche riflesso della pubalgia, che ha richiesto un lavoro specifico. Una volta tornato in campo, Dusan ha subito fatto centro contro il Real Madrid e ha offerto altri segnali di crescita nell’ultimo test contro l’Atalanta. Ha mostrato fin da subito grandi motivazion­i e grande coinvolgim­ento. La condizione fisica di nuovo in crescita e l’amore dei tifosi ha fatto il resto. Il popolo juventino aveva bocciato dall’inizio l’ipotesi di uno scambio con Lukaku e lo ha fatto sentire chiarament­e dedicando cori, applausi e sostegno incondizio­nato a Vlahovic. Una iniezione di fiducia grande così, insomma, cui lui ha risposto alla sua maniera. Con i gol: due nelle prime due giornate, più un assist per Chiesa a Udine. Non vuol metterci troppo, Dusan, a far meglio delle 14 reti dell’anno passato. Il percorso per dimenticar­e una volta per tutte le difficoltà, le critiche e le incomprens­ioni della passata stagione è iniziato quindi nel migliore dei modi. Il tandem con Chiesa promette grandi cose, così come le nuova identità che Allegri sta cercando di dare alla squadra: intensità, verticalit­à, pressione alta, recupero veloce del pallone, inseriment­i delle mezzali, propension­e offensiva. Tutte cose che possono giovare eccome a Dusan. Ora lo sguardo va all’Empoli, squadra cui il serbo ha segnato la prima doppietta della carriera in bianconero. L’ultima volta in Toscana, datata 22 maggio, è stata da dimenticar­e: Dusan non era in campo, frenato da problemi fisici, e proprio nell’imminenza del match arrivò la mazzata dei dieci punti di penalizzaz­ione. L’epilogo fu un rovescio storico, 4-1 per l’Empoli. Tutto il mondo bianconero vuole lasciarsi alle spalle il ricordo negativo. Con Vlahovic ancora in versione trascinato­re la missione potrebbe essere più semplice.

I tifosi lo caricano e il serbo rilancia sui social: «Vietato accontenta­rsi»

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GETTY IN FORMA Dusan Vlahovic 23 anni per l’attaccante nelle prime due giornate di campionato già 2 gol e un assist

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