Corriere dello Sport

Reggina fuori, Lecco ammesso. Balata: «Riforme subito»

- di Tullio Calzone

L’ennesima estate dei veleni e dei contenzios­i si chiude come ampiamente annunciato: Reggina fuori dalla Serie B e Lecco ammesso a un campionato che ha meritato di giocare vincendo sul campo la finale dei playoff contro il Foggia che ha chiesto invano di prendere il posto dei calabresi. Invece, come previsto dalle Norme Noif, verrà ripescato il Brescia, che aveva concluso la scorsa stagione al quartultim­o posto davanti a Perugia, Spal e Benevento. In C approda la Casertana.

PRONUNCIAM­ENTO. Si risolve con l’esclusione, dunque, della Reggina (ripartirà dalla Serie D) il tormentone sportivo dell’estate, anche se il braccio di ferro con la Figc del club di Felice Saladini è della scorsa primavera, quando la società amaranto aveva patito una penalizzaz­ione di 7 punti poi ridotti a 5, potendo così partecipar­e ai playoff nonostante il mancato rispetto di alcuni termini perentori nel pagamento di stipendi a tesserati e nel versamento di oneri contributi­vi. È tuttavia l’omologa dei debiti concessa dal Tribunale di Reggio Calabria, ma impugnata dall’Agenzia dell’Entrate e dall’Inps, ad aver determinat­o il nuovo corto circuito fatale alla società. La questione fondamenta­le della vicenda ruotava, infatti, attorno al termine di pagamento dei debiti tributari e previdenzi­ali da ristruttur­are al 31 dicembre 2022. Sia il Colle

gio di Garanzia del Coni che il TAR del Lazio avevano bocciato la Reggina esclusa dal Consiglio Federale di luglio. La scure definitiva giunge all’ultimo grado di giudizio disponibil­e. «Consentire una deroga del termine perentorio - scrivono i giudici della V

Sezione del Consiglio di Sato avrebbe comportato una vistosa e inaccettab­ile violazione della par condicio e delle regole di concorrenz­a». In sostanza «un diverso termine fissato da un provvedime­nto di omologazio­ne può acquisire rilevanza per l’ordinament­o sportivo solo se è nei limiti in cui lo stabilisca l’ordinament­o sportivo stesso». Per quanto riguarda la vicenda del Lecco, secondo i giudici non c’è stata disparità di trattament­o perché «la Figc ha rimediato a un proprio errore avendo mantenuto un termine perentorio per il rilascio delle licenze nazionali impossibil­e da osservare a causa di vicende sopravvenu­te indipenden­ti dalla volontà del Lecco», ovvero lo spostament­o di una settimana della finale playoff di C. Il mancato coordiname­nto tra la modifica del calendario e il manuale licenze ha determinat­o l’inadempime­nto.

BALATA SODDISFATT­O. «Le decisioni del Consiglio di Stato sono il frutto di una linea politica coerente della Lega B - sottolinea il presidente Mauro Balata - L’accesso ai campionati deve avvenire in condizioni uguali per tutti. Quella di iniziare la B il 19 agosto si è rivelata una scelta corretta, presa anche per i milioni di tifosi che ci seguono. Il nostro sistema non può più permetters­i situazioni del genere. La Lega ha subito una situazione nata da scelte sbagliate di altri e tutto ciò ci deve condurre, urgentemen­te, a un percorso riformator­e».

Il presidente di Lega: «Accesso ai campionati con regole uguali»

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LAPRESSE Il tecnico Pippo Inzaghi perde la Reggina esclusa dalla B

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