Corriere dello Sport

La Serie C buca il video su Sky e Now

Via con Catania-Crotone: 1.191 gare in esclusiva per 2 anni. Marani e Zola: «Visibilità per i nostri talenti»

- Di Adriano Ancona MILANO

Un’abbuffata di calcio suddivisa in tre gironi, la gustosa appendice dei playoff più Coppa Italia e Supercoppa: tutto questo nel pacchetto di Sky, che sta per riservare al campionato di Serie C una visibilità completa. A cominciare dalla partnershi­p con Now, la genesi di un biennio: questo campionato e il prossimo avranno al fianco della Lega Pro il title sponsor che fa riferiment­o al servizio in streaming per favorire la copertura del torneo. Ricapitola­ndo: un totale di 1.143 partite in esclusiva nazionale e 48 in co-esclusiva a stagione. Partendo da domani sera e scaldando i motori con l’anticipo Catania-Crotone. Una gara inaugurale preceduta dal cerimonial­e allo stadio “Massimino”. Si parte da una piazza storica come quella catanese in un percorso che abbraccia 60 squadre e che, come assicura il presidente Marani, «grazie alla Casa dello Sport e a un’esposizion­e mediatica eccezional­e aumenterà il valore della C nei prossimi due anni».

SVILUPPO VIVAI. Per il ventennale di Sky in Italia, allora, la piattaform­a vuole rendere la Lega Pro un grande evento al pari di serie A e Champions. Lorenzo Foglia, senior director di Now, ricorda scrupolosa­mente certi numeri che esaltano la crescita e lo sviluppo dei vivai. «La serie C è il campionato più importante per il calcio giovanile in Italia: siamo entusiasti di prendere parte a questo importante progetto». Con oltre 10mila tesserati nei settori giovanili, la Lega Pro vanta infatti il bacino più ampio in tutto lo sport italiano. Alzando il sipario sul campionato, in questo week-end, anche Sky Sport 24 farà la propria parte con highlights e approfondi­menti delle partite. Un turno di campionato, nella prima giornata, diluito fino a lunedì sera con il girone A in campo. «Bisogna investire sui giovani», spiega il vicepresid­ente della Lega Pro, Gianfranco Zola. «Il mio compito è di stimolare le società a lavorare nel proprio territorio, facendo capire che questo sarà un valore aggiunto. Servono regole che mettano le squadre in condizione di avere in rosa giocatori cresciuti nel club».

NOVITA’ ATALANTA. Un passo importante lo ha appena compiuto l'Atalanta - dopo l'ingresso della Juventus, avvenuto nel 2018 - con l'inseriment­o della propria seconda squadra. «Si tratta di un investimen­to tecnico e territoria­le», spiega il direttore generale Umberto Marino. «Lavoriamo per creare un osmosi continua tra prima e seconda squadra. Abbiamo avuto la conferma del nostro inseriment­o in organico soltanto il 4 agosto. Se non dico che il nostro obiettivo è la salvezza, il presidente si arrabbia». Gianluca Pessotto, responsabi­le del settore giovanile juventino, è sulla stessa linea. «Spero che altri club seguano l'esempio dell'Atalanta: è importante perché dà ancora più credibilit­à al progetto. Pensavamo ci fossero diverse altre squadre pronte, ma non è stato così».

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Il presidente di Lega Pro Matteo Marani

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