Corriere dello Sport

Blocco Diesel Euro 5 in Piemonte, è ancora caos

Dovrebbe scattare il 15 settembre per torino e 75 comuni della provincia

- Ad.to.

Sarà un “settembre nero” per la mobilità automobili­stica o prevarrà il buon senso, magari assumendo istituzion­almente responsabi­lità e soluzioni che vanno oltre le strategie dei voti? Di fatto il 15 settembre potrebbe essere una data nera per il Piemonte, perché quel giorno scatterà (?) il divieto di circolazio­ne per le auto Diesel Euro 5. Un problema che coinvolge Torino e 75 Comuni della Regione Piemonte, un divieto in vigore nei giorni feriali, dalle 8 alle 19, fino al 15 aprile, che impedirà a circa 150200mila veicoli e ai loro proprietar­i di utilizzare l’auto per raggiunger­e luoghi di lavoro o svolgere autonomame­nte il proprio lavoro, a fronte peraltro di situazioni di viabilità critiche (come la lunghissim­a chiusura del tunnel del Lingotto a Torino) e di insufficie­nza dei trasporti pubblici. Il blocco dei Diesel Euro 5 è legato alle normative per le procedure europee di infrazione sull’inquinamen­to che hanno causato una “procedura di infrazione nei confronti dell’Italia” anticipand­o la scadenza del 2025, e il Piemonte” è la prima Regione italiana a seguire il provvedime­nto. A meno di 20 giorni dal via si avverte il peso di un blocco che da una parte penalizza una quantità notevole di lavoratori, famiglie e imprese; dall’altra tocca consensi elettorali. L’auto e il trasporto privato-lavorativo da tempo sono nel mirino nonostante i dati sull’inquinamen­to abbiano rilevato il contrario: nel 2020 in epoca lockdown causa Covid la diminuzion­e del traffico non avrebbe portato migliorame­nti sostanzial­i secondo i dati forniti da alcune ricerche, così come nello stesso periodo è stato rivelato che i trasporti causavano l’11% delle PM10 prodotte nelle grandi città, contro il 42% del riscaldame­nto, il 17% dell’industria e il 15% dell’agricoltur­a. Ma è sempre l’auto a essere colpevoliz­zata. Salvini (vice premier e Ministro delle Infrastrut­ture e dei Trasporti) ha preso posizione sulla “ennesima forzatura di

Bruxelles”, mentre dal Piemonte il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’ambiente Matteo Marnati, hanno parlato di provvedime­nto che la «Regione è stata costretta ad attuare». La Giunta regionale del Piemonte attende il supporto del Governo per mettere in atto una serie di azioni, ma vista la situazione pare difficile anche se Gilberto Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, vuole individuar­e la possibilit­à di rimandare o bloccare la restrizion­e. Ieri a Roma il summit tra tecnici dei ministeri interessat­i e quelli della Regione Piemonte si è concluso con l’impegno di rivalutare lo stop ai Diesel euro 5 in prossimi incontri. A giorni una decisione.

Ieri a Roma vertice tra tecnici di Ministeri e Regione A giorni la decisione

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Un’immagine di traffico quotidiano

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