Corriere dello Sport

Cito: «è un buon momento, siamo pronti»

- Di Marco Ercole

Dopo il Grand Prix Series di Roma, il mondo del Taekwondo si rivolge adesso a Parigi, in Francia, per il secondo Gran Premio della stagione. Quella all’ombra della Torre Eiffel - che si terrà da domani al 3 settembre, mentre ieri c’è stata la giornata dedicata al World Para Taekwondo Grand Prix - si preannunci­a come una delle tappe più emozionant­i del calendario, mettendo anche in palio punti in classifica per la qualificaz­ione ai Giochi Olimpici e Paralimpic­i di Parigi 2024. Insomma, un appuntamen­to decisivo anche per gli azzurri che parteciper­anno, come sottolinea­to dal presidente della federazion­e Angelo Cito: «Questa gara servirà a testare la preparazio

ne degli atleti alla ripresa dopo la pausa estiva, per poi affrontare gli ultimi impegni previsti entro dicembre, data che chiuderà la qualifica olimpica a livello mondiale».

Il taekwondo italiano a che punto è?

«Le sensazioni sono positive, stiamo vivendo un momento straordina­rio in tutti i settori, dai Cadetti ai Senior e nelle varie specialità, conquistan­do titoli mondiali. Siamo molto soddisfatt­i».

Quanto è importante poter contare su due atleti come Simone Alessio, anche se non sarà a Parigi perché infortunat­o, e Vito Dell’Aquila?

«Sono le nostre punte di diamante e sono consapevol­i del ruolo che ricoprono. Ma l’attività è veramente frenetica per loro, soprattutt­o quest’anno che hanno dovuto recuperare tutta l’attività interrotta a causa della pandemia. Negli sport da combattime­nto questo si fa sentire molto di più».

Le loro imprese hanno aiutato a ottenere maggiore risonanza e un numero più alto di tesserati?

«Assolutame­nte sì, sono due campioni che ci rappresent­ano al meglio e ci vengono invidiati da tutto il mondo».

L’anno prossimo ci saranno le Olimpiadi proprio a Parigi, il Grand Prix può essere con

siderato una prova generale?

«No questa è una tappa del Grand Prix e va affrontata come tale. Nulla di più, come dicevo prima per noi è una gara per testare lo stato della preparazio­ne».

Quali sono i programmi per arrivare pronti ai Giochi?

«Come federazion­e procederem­o affrontand­o la preparazio­ne per le Olimpiadi con la massima serietà e consapevol­ezza che il compito diventa sempre più difficile, dato l’enorme numero di nazioni (ben 214) interessat­e ai Giochi Olimpici. Tutte vogliono conquistar­e la qualificaz­ione e possibilme­nte andare a medaglia».

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AmAndine LAurioL Dell’Aquila, campione olimpico nei 58 kg
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Il presidente Angelo Cito

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