Corriere dello Sport

C’è il Franchi al Viola Park Fiorentina-Juve è iniziata

Cori contro gli ex Vlahovic e Chiesa, un chiaro invito alla squadra perché giochi la grande sfida col cuore Commisso in panchina. Pradé: «Ci servivano i tifosi»

- Di Andrea Giannattas­io

«Testa, palle ma soprattutt­o cuore». Si è chiuso con questo appello senza fronzoli da parte della Curva Fiesole il primo storico allenament­o a porte aperte della Fiorentina organizzat­o tra le mura del Viola Park. Un’occasione, da parte del tifo organizzat­o e non solo, per mostrare ancora una volta vicinanza verso un gruppo che, nonostante le recenti cadute con Empoli e Lazio, sta portando avanti una stagione più che positiva (i punti in più rispetto alla scorsa Serie A sono sette) e dare la giusta carica a tutta la rosa in vista della determinan­te sfida di domenica contro la Juventus. Il vero derby di Firenze, la partita che - a dispetto del passare degli anni - dalle parti del Franchi resta ancora la più attesa di tutto il campionato.

Sugli spalti del mini-stadio Curva Fiesole hanno voluto esserci proprio tutti nel giorno di Ognissanti. Al punto tale che i duemila tagliandi messi a disposizio­ne gratuitame­nte dalla società nei giorni scorsi si sono polverizza­ti nel giro di poche ore fino a raggiunger­e il sold-out. Il resto, tra le tribune e i coloratiss­imi bar tappezzati di tv modello Borsa di New York, è stato un crescendo di cori, bandiere e fumogeni mentre Biraghi e compagni stavano ultimando la loro prima seduta della settimana dopo le 24 ore di riposo avute in dote all’indomani del ko dell’Olimpico. Una gioia per gli occhi di Rocco Commisso, che si è goduto la festa del Viola Park con una parte dei pensieri rivolti già alla super sfida di domenica e l’altra proiettata al suo imminente ritorno negli Usa, previsto per il 7 novembre.

A prendersi la copertina del pomeriggio di Bagno a Ripoli, più che i temi di campo, è stato però il solito mix di sfottò e goliardia messo in scena dal pubblico di fede viola: non sono mancati infatti i cori contro la Juventus e in particolar­e agli ex della sfida, Vlahovic e Chiesa. Il tutto corredato da un lungo striscione (“Per esser di Firenze vanto e gloria”, la frase impressa che richiama uno dei versi più celebri della “Canzone viola” di Narciso Parigi) che solitament­e campeggia ai piedi della Curva Fiesole. Ma per l’occasione si è trasferito nella nuova casa della Fiorentina, che nel corso del pomeriggio i tifosi più piccoli hanno avuto l’opportunit­à di visitare con un Cicerone d’eccezione, il dg Barone.

Il momento clou è stato però il discoro fermo e senza repliche che alcune centinaia di ultras, al termine della seduta, hanno rivolto a tutta la squadra in vista della gara di domenica: «Siamo arrabbiati come voi per le ultime due partite perse» il senso - molto edulcorato - del discorso, «ma sappiamo quello che fin qui avete messo in campo e contro la Juventus dovrete dare tutto: per la città questa gara è come un derby per cui dovrete metterci palle e cuore ed entrare in campo con il cervello attaccato».

Sugli spalti la curva e gli altri settori non faranno mancare il proprio appoggio: per la partita contro i bianconeri sono stati già venduti oltre 33mila biglietti, un dato che ha superato il record stagionale fatto registrare alla quarta giornata con l’Atalanta. L’obiettivo del club, adesso, è arrivare a 35 mila presenti.

A sublimare il tutto ci sarà una maxi coreografi­a in Fiesole (la terza delle ultime tre gare interne) che celebrerà presente e passato del tifo viola: «Ci serviva tantissimo il supporto dei nostri tifosi. La sconfitta di lunedì è stata pesante e ci ha fatto male» ha raccontato il ds Pradè, presente alla seduta a porte aperte: «Adesso ci aspetta una gara importante ma i giocatori devono restare sereni perché sanno che, a parte Inter ed Empoli, hanno sempre fatto ottime prestazion­i». Tra i giocatori finiti sul banco degli imputati dopo gli ultimi ko c’è stato anche Milenkovic, per il quale però il dirigente ha usato parole al miele: «Nikola è un pilastro. Ha fatto tanto per la Fiorentina, rinunciand­o ad altri club pur di restare a Firenze: è uno dei nostri capitani e per questo ha tutta la nostra fiducia».

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 ?? ?? Vincenzo Italiano guida la squadra al Viola Park davanti a oltre duemila tifosi; in basso il presidente Rocco Commisso in panchina con il dg Joe Barone SESTINI
Vincenzo Italiano guida la squadra al Viola Park davanti a oltre duemila tifosi; in basso il presidente Rocco Commisso in panchina con il dg Joe Barone SESTINI

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