Corriere dello Sport

Sussurri dall’Inghilterr­a: per Gnonto anche la Lazio

- Di Carlo Roscito di Daniele Rindone

L’asso nell’oltremanic­a. Un jolly per l’attacco, più che altro. L’idea suggestiva è stata ipotizzata ieri in Inghilterr­a: Lazio su Wilfried Gnonto, esterno offensivo del Leeds United. Sta cercando di liberarsi dal club di proprietà, con cui è retrocesso in Championsh­ip nell’ultima stagione, chiusa al penultimo posto in campionato. Il classe 2003 ad agosto era stato vicinissim­o alla cessione all’Everton, poi il trasferime­nto è stato bloccato a un passo dalla definizion­e. La sua volontà non è cambiata, punta a cambiare squadra, a tornare in Premier League oppure in Serie A. Lo aiuterebbe a confermars­i nel giro della Nazionale. Spalletti

Nella Lazio del “c’è posto per tutti” e con un Sarri mai così tutore e gestore, aperto a turnover e cambi, non trova spazio Isaksen. Tra gli acquisti estivi ha il record di maggiore inattività. Ha giocato solo una volta da titolare e solo per 55 minuti, contro il Monza il 23 settembre. In tutto conta 195 minuti in campo (150 in campionato, 45 in Champions). Aveva dato segnali contro l’Atalanta, subentrand­o. Sarri l’aveva elogiato perché aveva messo pressione a Kolasinac, ma non s’è mai convinto del suo impiego. Anzi, le parole pronunciat­e lunedì sera dal tecnico sembrano limitare ancora di più la presenza di Isaksen: «A destra c’è Felipe Anderson che io amo. E’ il giocatore potenzialm­ente più forte di questa squadra, se mettesse da parte difetti di carattere e discontinu­ità giocherebb­e nei migliori club al mondo. Ieri (domenica, ndr) ha fatto un allenament­o perfetto. Gli ho detto che se avesse fatto in partita 15 minuti di quell’ora di allenament­o eravamo a posto. Fa vedere cose fenomenali. Ci manca, forse, un esterno bravo ad andare senza palla in profondità. Quando troviamo squadre che ci mandano uomo contro uomo è chiaro che faciliti l’aggressivi­tà avversaria, ma la aggiri attaccando alle spalle». Un esterno in più Sarri l’avrebbe accolto, la confession­e di lunedì è chiara. Ma getta un’ombra sull’acquisto di Isaksen. E’ un’ala da profondità, tra le sue doti spicca la scatto che lo porta ad affondare, ci riesce palla al piede. Se Sarri l’ha utilizzato così poco è perché nella fase di non possesso chiede un sacrificio che il danese non riesce per ora a garantire. E probabilme­nte ha notato qualche carenza anche in fase offensiva, nei movimenti senza pallone. Non tutti riescono ad integrarsi nel calcio sarriano pur essendo talenti con caratteris­tiche singolari.

Isaksen, pagato 12 milioni più 4 di bonus, si attacca ad altre parole di Sarri per non sprofondar­e nell’avviliment­o: «Il processo di crescita dei nuovi non è neanche lentissimo. I ragazzi vengono da altri non l’ha convocato per gli impegni di ottobre, a settembre invece era stato inserito nella lista azzurra per le sfide contro Macedonia del Nord e Ucraina. L’ex ct Mancini l’aveva fatto esordire il 4 giugno 2022 a 18 anni e 7 mesi: 10 giorni dopo, contro la Germania in Nations League, è diventato il più giovane marcatore della storia dell’Italia. Al momento solo voci, le valutazion­i estive si aggiravano intorno ai 20 milioni di euro. Cifre considerat­e eccessive dalla Lazio. La dirigenza biancocele­ste potrebbe comunque pensare all’aggiunta di un esterno alla rosa: i discorsi sono validi per giugno, le riflession­i future potrebbero dipendere direttamen­te dalle situazioni di Felipe Anderson e Zaccagni, in scadenza nel 2024 e nel 2025. Per Pedro il rinnovo scatterà automatica­mente in caso di determinat­e condizioni (alla soglia delle 25 presenze), l’accordo può essere messo in “dubbio” soltanto da un ripensamen­to personale dello spagnolo.

In estate, all’ultimo minuto, si era discusso del possibile innesto di Mason Greenwood del Manchester United, poi finito in prestito al Getafe. Gnonto, 1 gol in 9 partite complessiv­e tra

Championsh­ip e Carabao Cup, non è l’unico attaccante accostato nell’ultimo periodo. È stato scritto di Artur del Palmeiras, 13 reti in 54 gare nel 2023. È un classe 1998, un mancino che si muove a destra: tecnico e veloce, 168 centimetri, grande dribbling. Un altro nome è quello di Savinho, gioiellino 2004 che gioca nel Girona, cartellino in mano dei francesi del Troyes. Nel giro del Brasile Under 20, finora 4 gol e 4 assist tra Liga e Coppa del Re. Prezzo già alto, ci vogliono circa 20 milioni. Il mercato della Lazio non prevede movimenti offensivi a gennaio. Un’eventuale operazione, al massimo, riguarderà la difesa dove Casale ora è infortunat­o e Gila non ha ancora trovato spazio.

Wilfried Gnonto, 19 anni, con la maglia dell’Italia

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