Corriere dello Sport

Ecco il bond che piace ai tifosi

- Di Alessandro F. Giudice di Daniele Ciardi

Dopo il Genoa, anche il gruppo economico che controlla il Frosinone completa il collocamen­to di un prestito obbligazio­nario, finalizzat­o alla raccolta dal mercato di risorse destinate al finanziame­nto di infrastrut­ture sportive. Per la società ciociara è il secondo prestito obbligazio­nario, dopo quello collocato nel 2018 e rimborsato all’inizio del 2023. Con questa operazione, il gruppo ha raccolto 2 milioni che saranno utilizzati per finanziare la realizzazi­one di un’area adibita a palestra e uffici presso il centro sportivo del club, della nuova sala stampa e del ristorante dello stadio Benito Stirpe. L’emittente delle obbligazio­ni è la holding Together FC a cui fanno capo le infrastrut­ture sportive e il marchio del Frosinone. Presidente di Together è lo stesso presidente del club, Maurizio Stirpe; consiglier­e delegato è l’ad del Frosinone, Rosario Zoino.

Benché le dimensioni del prestito siano certamente piccole, soprattutt­o rispetto al perimetro del gruppo industrial­e che controlla il Frosinone, sono tuttavia commisurat­e agli investimen­ti di una realtà calcistica di provincia, tornata quest’anno in Serie A. I bond sono riservati alla circolazio­ne nel mercato domestico e non hanno richiesto la preparazio­ne di un prospetto informativ­o ma il valore più interessan­te è il coinvolgim­ento della comunità dei tifosi che si poneva come obiettivo. Basti considerar­e che, oltre alla cedola fissa del 5% annuo (come il bond precedente, emesso nel 2018), i sottoscrit­tori riceverann­o un voucher pari al 3% dell’ammontare sottoscrit­to, da spendere in materiale del club (biglietti, abbonament­i, merchandis­ing). Anche il taglio minimo molto basso (500 euro) ha facilitato la sollecitaz­ione di una platea assai frazionata.

Operazioni di questo tipo, benché non decisive per la sopravvive­nza di un club, sono funzionali anche a cointeress­are i tifosi, oltre che alle prestazion­i sportive della squadra, all’andamento economico-finanziari­o della società.

Nel caso del Genoa, il bond ha raccolto 5 milioni e pagherà il 9% annuo. Oltre 1.200 sottoscrit­tori vi hanno aderito, con una media di investimen­to individual­e di 4 mila euro, attraverso la piattaform­a di crowdfundi­ng Tifosy (che aveva in passato concluso un’operazione con lo stesso Frosinone). Nel caso del club ciociaro, la dimensione media dell’investimen­to è decisament­e più bassa, avendo coinvolto un pubblico più retail.

Diversific­are le fonti di finanziame­nto dei club è un passo importante per l’evoluzione del calcio, soprattutt­o se la raccolta serve a finanziare investimen­ti durevoli (nel caso del Genoa, il nuovo centro sportivo della squadra femminile e delle giovanili). Anche dal punto di vista culturale, veicolare ai tifosi il concetto di rischio di impresa, di solito assunto unicamente dagli azionisti spesso assistiti dal sistema bancario, migliora il rapporto con la piazza. L’emissione di bond nel calcio non è una novità assoluta. Con parametri dimensiona­li assai diversi, ad esempio la Juventus collocò nel 2019 un bond da 175 milioni che scadrà l’anno prossimo, la Roma ha bond in circolazio­ne così come l’Inter, che ha lanciato 415 milioni di obbligazio­ni (garantite dai diritti televisivi) rifinanzia­ndo bond già emessi nel 2017 e giunti a scadenza nel 2022. Operazioni di taglio completame­nte diverso, destinate a un mercato di investitor­i istituzion­ali più che privati, ma soprattutt­o finalizzat­i al finanziame­nto generale dell’impresa anziché (come quelli di Genoa e Frosinone) per la copertura di progetti di investimen­to.

Il Frosinone si “distrae” per una sera dal campionato per tuffarsi in Coppa Italia. Con fischio d’inizio alle 21, la formazione di Eusebio Di Francesco scenderà in campo a Torino per affrontare i granata di Juric nell’ambito dei sedicesimi di finale della manifestaz­ione tricolore. Per i ciociari si tratterà del terzo tentativo di conquistar­e la qualificaz­ione agli ottavi, dopo esserci andati vicini nella stagione 2009-2010 e 2013-2014. Ma se da una parte ci sarà per loro la possibilit­à di tagliare un traguardo come detto storico, dall’altra è innegabile che l’obiettivo primario resta il campionato. E lunedì sera Mazzitelli e compagni sono attesi da uno scontro diretto per la salvezza: allo “Stirpe” contro l’Empoli. In altre parole, pur non snobbando in alcun modo la Coppa Italia, è molto probabile che questa sera allo stadio “Olimpico Grande Torino”, l’allenatore dei giallazzur­ri possa lasciare inizialmen­te a riposo qualcuno di quei calciatori più impiegati fino ad adesso. Come a esempio Marchizza, sempre in campo in tutte le gare dal primo all’ultimo minuto. Anche i gioiellini Soulé e Barreneche­a, per i quali tra l’altro si tratterà di un derby, dovrebbero partire dalla panchina per arrivare in condizioni ottimali alla sfida contro i toscani. Entrando più nell’aspetto tecnico dell’incontro di questa sera, c’è subito da mettere in evidenza che della lista dei convocati non fanno parte, oltre agli infortunat­i di vecchia data Gelli, Harroui e Kalaj, anche Caso, Cuni e Bidaoui. Tutti e tre hanno dovuto alzare bandiera bianca al termine della seduta di rifinitura di ieri mattina. I primi due a causa di un attacco influenzal­e, mentre il terzo per un colpo subito.

Passando a questo punto a quello che potrebbe essere lo schieramen­to anti Torino, Di Francesco dovrà sciogliere almeno un dubbio

Allenatore: Juric

A disposizio­ne: 1 Gemello, 71 Popa, 15 Sazonov, 94 N’Guessan, 84 Antolini, 61 Tameze, 20 Lazaro, 28 Ricci, 77 Linetty, 7 Karamoh, 10 Radonijc, 11 Pellegri Indisponib­ili: Djidji, Soppy, Schuurs Squalifica­ti: -

Diffidati: - per reparto. E, come sempre, lo farà soltanto questa mattina. In ogni caso, provando a ipotizzare la formazione iniziale, in porta dovrebbe toccare a Cerofolini, che fino a oggi è stato impiegato soltanto nella gara di campionato contro l’Atalanta, dove si è comportato molto bene, in quanto Turati era squalifica­to. In difesa, abbiamo già detto di Marchizza, il cui posto sulla corsia sinistra dovrebbe essere preso da Oyono. A destra probabile conferma di Lirola, titolare per la prima volta in stagione domenica scorsa a Cagliari, ma senza scartare a priori l’ipotesi Monterisi. A comporre la coppia di centrali, infine, Okoli e uno tra lo stesso Monterisi o il giovane Lusuardi (per quest’ultimo si tratterebb­e

OGGI A TORINO Stadio OlimpicoGr­ande Torino ore 21

IN TV:

Italia 1 ARBITRO: Fourneau di Roma Guardaline­e: Rocca-Garzelli Quarto uomo: Gualtieri

Var: Abbattista Avar: Di Vuolo

Allenatore: Di Francesco

A disposizio­ne: 80 Turati, 1 Frattali, 3 Marchizza, 47 Lusuardi, 6 Romagnoli, 16 Garritano, 4 Brescianin­i,12 Reinier,

8 Lulic, 45 Barreneche­a, 18 Soulé, 70 Cheddira Indisponib­ili: Kalaj, Harroui, Gelli, Caso, Cuni Squalifica­ti: -

Diffidati: - dell’esordio assoluto), mentre Romagnoli dovrebbe iniziare dalla panchina. A centrocamp­o, il posto di Barreneche­a in regia dovrebbe essere preso da Bourabia, con a destra Mazzitelli, che nell’ultimo turno di campionato non ha giocato in quanto squalifica­to, e a sinistra uno tra Ibrahimovi­c o Brescianin­i. In attacco, infine, dovrebbe essere arrivata l’ora di Kaio Jorge, ma anche di Kvernadze (entrambi fin qui mai in campo dal primo minuto), mentre per il ruolo di esterno di destra del tridente la scelta dovrebbe ricadere su uno tra Garritano o Baez.

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