Ecco il bond che piace ai tifosi
Dopo il Genoa, anche il gruppo economico che controlla il Frosinone completa il collocamento di un prestito obbligazionario, finalizzato alla raccolta dal mercato di risorse destinate al finanziamento di infrastrutture sportive. Per la società ciociara è il secondo prestito obbligazionario, dopo quello collocato nel 2018 e rimborsato all’inizio del 2023. Con questa operazione, il gruppo ha raccolto 2 milioni che saranno utilizzati per finanziare la realizzazione di un’area adibita a palestra e uffici presso il centro sportivo del club, della nuova sala stampa e del ristorante dello stadio Benito Stirpe. L’emittente delle obbligazioni è la holding Together FC a cui fanno capo le infrastrutture sportive e il marchio del Frosinone. Presidente di Together è lo stesso presidente del club, Maurizio Stirpe; consigliere delegato è l’ad del Frosinone, Rosario Zoino.
Benché le dimensioni del prestito siano certamente piccole, soprattutto rispetto al perimetro del gruppo industriale che controlla il Frosinone, sono tuttavia commisurate agli investimenti di una realtà calcistica di provincia, tornata quest’anno in Serie A. I bond sono riservati alla circolazione nel mercato domestico e non hanno richiesto la preparazione di un prospetto informativo ma il valore più interessante è il coinvolgimento della comunità dei tifosi che si poneva come obiettivo. Basti considerare che, oltre alla cedola fissa del 5% annuo (come il bond precedente, emesso nel 2018), i sottoscrittori riceveranno un voucher pari al 3% dell’ammontare sottoscritto, da spendere in materiale del club (biglietti, abbonamenti, merchandising). Anche il taglio minimo molto basso (500 euro) ha facilitato la sollecitazione di una platea assai frazionata.
Operazioni di questo tipo, benché non decisive per la sopravvivenza di un club, sono funzionali anche a cointeressare i tifosi, oltre che alle prestazioni sportive della squadra, all’andamento economico-finanziario della società.
Nel caso del Genoa, il bond ha raccolto 5 milioni e pagherà il 9% annuo. Oltre 1.200 sottoscrittori vi hanno aderito, con una media di investimento individuale di 4 mila euro, attraverso la piattaforma di crowdfunding Tifosy (che aveva in passato concluso un’operazione con lo stesso Frosinone). Nel caso del club ciociaro, la dimensione media dell’investimento è decisamente più bassa, avendo coinvolto un pubblico più retail.
Diversificare le fonti di finanziamento dei club è un passo importante per l’evoluzione del calcio, soprattutto se la raccolta serve a finanziare investimenti durevoli (nel caso del Genoa, il nuovo centro sportivo della squadra femminile e delle giovanili). Anche dal punto di vista culturale, veicolare ai tifosi il concetto di rischio di impresa, di solito assunto unicamente dagli azionisti spesso assistiti dal sistema bancario, migliora il rapporto con la piazza. L’emissione di bond nel calcio non è una novità assoluta. Con parametri dimensionali assai diversi, ad esempio la Juventus collocò nel 2019 un bond da 175 milioni che scadrà l’anno prossimo, la Roma ha bond in circolazione così come l’Inter, che ha lanciato 415 milioni di obbligazioni (garantite dai diritti televisivi) rifinanziando bond già emessi nel 2017 e giunti a scadenza nel 2022. Operazioni di taglio completamente diverso, destinate a un mercato di investitori istituzionali più che privati, ma soprattutto finalizzati al finanziamento generale dell’impresa anziché (come quelli di Genoa e Frosinone) per la copertura di progetti di investimento.
Il Frosinone si “distrae” per una sera dal campionato per tuffarsi in Coppa Italia. Con fischio d’inizio alle 21, la formazione di Eusebio Di Francesco scenderà in campo a Torino per affrontare i granata di Juric nell’ambito dei sedicesimi di finale della manifestazione tricolore. Per i ciociari si tratterà del terzo tentativo di conquistare la qualificazione agli ottavi, dopo esserci andati vicini nella stagione 2009-2010 e 2013-2014. Ma se da una parte ci sarà per loro la possibilità di tagliare un traguardo come detto storico, dall’altra è innegabile che l’obiettivo primario resta il campionato. E lunedì sera Mazzitelli e compagni sono attesi da uno scontro diretto per la salvezza: allo “Stirpe” contro l’Empoli. In altre parole, pur non snobbando in alcun modo la Coppa Italia, è molto probabile che questa sera allo stadio “Olimpico Grande Torino”, l’allenatore dei giallazzurri possa lasciare inizialmente a riposo qualcuno di quei calciatori più impiegati fino ad adesso. Come a esempio Marchizza, sempre in campo in tutte le gare dal primo all’ultimo minuto. Anche i gioiellini Soulé e Barrenechea, per i quali tra l’altro si tratterà di un derby, dovrebbero partire dalla panchina per arrivare in condizioni ottimali alla sfida contro i toscani. Entrando più nell’aspetto tecnico dell’incontro di questa sera, c’è subito da mettere in evidenza che della lista dei convocati non fanno parte, oltre agli infortunati di vecchia data Gelli, Harroui e Kalaj, anche Caso, Cuni e Bidaoui. Tutti e tre hanno dovuto alzare bandiera bianca al termine della seduta di rifinitura di ieri mattina. I primi due a causa di un attacco influenzale, mentre il terzo per un colpo subito.
Passando a questo punto a quello che potrebbe essere lo schieramento anti Torino, Di Francesco dovrà sciogliere almeno un dubbio
Allenatore: Juric
A disposizione: 1 Gemello, 71 Popa, 15 Sazonov, 94 N’Guessan, 84 Antolini, 61 Tameze, 20 Lazaro, 28 Ricci, 77 Linetty, 7 Karamoh, 10 Radonijc, 11 Pellegri Indisponibili: Djidji, Soppy, Schuurs Squalificati: -
Diffidati: - per reparto. E, come sempre, lo farà soltanto questa mattina. In ogni caso, provando a ipotizzare la formazione iniziale, in porta dovrebbe toccare a Cerofolini, che fino a oggi è stato impiegato soltanto nella gara di campionato contro l’Atalanta, dove si è comportato molto bene, in quanto Turati era squalificato. In difesa, abbiamo già detto di Marchizza, il cui posto sulla corsia sinistra dovrebbe essere preso da Oyono. A destra probabile conferma di Lirola, titolare per la prima volta in stagione domenica scorsa a Cagliari, ma senza scartare a priori l’ipotesi Monterisi. A comporre la coppia di centrali, infine, Okoli e uno tra lo stesso Monterisi o il giovane Lusuardi (per quest’ultimo si tratterebbe
OGGI A TORINO Stadio OlimpicoGrande Torino ore 21
IN TV:
Italia 1 ARBITRO: Fourneau di Roma Guardalinee: Rocca-Garzelli Quarto uomo: Gualtieri
Var: Abbattista Avar: Di Vuolo
Allenatore: Di Francesco
A disposizione: 80 Turati, 1 Frattali, 3 Marchizza, 47 Lusuardi, 6 Romagnoli, 16 Garritano, 4 Brescianini,12 Reinier,
8 Lulic, 45 Barrenechea, 18 Soulé, 70 Cheddira Indisponibili: Kalaj, Harroui, Gelli, Caso, Cuni Squalificati: -
Diffidati: - dell’esordio assoluto), mentre Romagnoli dovrebbe iniziare dalla panchina. A centrocampo, il posto di Barrenechea in regia dovrebbe essere preso da Bourabia, con a destra Mazzitelli, che nell’ultimo turno di campionato non ha giocato in quanto squalificato, e a sinistra uno tra Ibrahimovic o Brescianini. In attacco, infine, dovrebbe essere arrivata l’ora di Kaio Jorge, ma anche di Kvernadze (entrambi fin qui mai in campo dal primo minuto), mentre per il ruolo di esterno di destra del tridente la scelta dovrebbe ricadere su uno tra Garritano o Baez.