Corriere dello Sport

Festa Ascoli Viali a Bari per il regalo

Nonostante l’emergenza (fuori anche Viviano) il tecnico bianconero al San Nicola per giocarsela

- Di Giancarlo Febbo

L’Ascoli ha festeggiat­o ieri il suo 125esimo compleanno. Una ricorrenza suggestiva che dà la misura del blasone della compagine picena, anche se l’attualità incombe e la vede sia invischiat­a in una classifica equivoca, da terra di mezzo, dove non è il caso di fasciarsi anzitempo la testa ma neppure di cullarsi sugli allori (che non ci sono), sia alle prese con un’emergenza difensiva dilagante, visto che oltre ai calciatori di movimento infortunat­i, da Botteghin a Tavcar e Bogdan (senza contare il crociato rotto del centrocamp­ista Kraja), va registrata pure la squalifica per due giornate dell’esperto portiere Viviano, uno dei veterani più funzionali alla causa in questo primo quarto di stagione.

Proprio Viviano era stato ingaggiato in extremis dal club, mentre in teoria la titolarità della porta in estate era stata virtualmen­te affidata al giovane e promettent­e Davide Barosi, classe 2000, acquistato dalla Juve Stabia, che tuttavia in Coppa Italia era apparso ancora un po’ acerbo, da qui l’idea della dirigenza di puntare

L’allenatore dell’Ascoli William Viali, 48 anni

su un elemento di sicuro affidament­o come Emiliano Viviano.

Ma ora tutto questo panegirico entra nell’orbita del superfluo, tanto è scritto che tocca a lui (Barosi), sabato prossimo a Bari e nella successiva contro il Como, quindi non resta che augurarsi uno step di autostima completato, visto che l’altra chance è arrivata. Ovvio che non solo per il giovane numero 1 (è quello il suo numero di maglia, Viviano ha il 2, ndc) ma anche per tutti i suoi compagni l’operazione sbanco-Astronave di Bari (o perlomeno… pari e patta) sarà tutt’altro che agevole. Eppure l’Ascoli ne ha bisogno come l’aria, a maggior ragione dopo la sconfitta interna contro il Parma, per non farsi risucchiar­e nella zona melmosa della graduatori­a dalla quale finora, in verità, è sempre stato distanza di sicurezza, ma poi piombarci dentro è un attimo.

Siccome nel calcio è lecito il ricorso a qualsiasi appiglio scaramanti­co, va detto che l’anno scorso la squadra bianconera proprio al San Nicola di Bari (o Astronave, come da input del suo stesso progettist­a, Renzo Piano, per via della caratteris­tica conformazi­one architetto­nica), più o meno di questi tempi (era fine ottobre) inflisse ai Galletti, all’epoca guidati da Mignani, la prima sconfitta stagionale (0-2, gol di Simic e Dionisi). Ora nel Bari non c’è più Michele Mignani, ma un Pasquale Marino con il quale i biancoross­i sembrano aver ritrovato nuovo slancio (vittoria a Brescia nell’ultimo turno), ergo parliamo di un banco di prova difficilis­simo per mister William Viali. Che al momento gode (e a ragione) della piena fiducia della proprietà, ma da uomo di calcio qual è sa pure che non può permetters­i passi falsi, perciò sta preparando la sfida in Puglia con la massima attenzione.

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