Corriere dello Sport

TRIONFO PERUGIA ILLUSIONE CIVITAN

Per la Sir quinta volta nelle ultime sette edizioni: 2 ore e mezza di gioco spettacola­re ed emozionant­e. Super Giannelli e Leon

- Di Carlo Lisi

Perugia conferma che la Supercoppa è il “suo” trofeo. La formazione umbra l’ha conquistat­o per la quinta volta nelle ultime sette edizioni. A Biella Leon e compagni hanno vinto una sfida interminab­ile ed appassiona­nte al quinto set dopo essere stati in svantaggio 2-0 ed aver annullato ben 6 match point a una bellissima Civitanova nell’emozionant­e quarto set. Nel tie-break gli umbri sono stati più concreti e decisi contro una formazione che aveva speso molte delle sue energie fisiche e nervose nelle oltre 2 ore e mezza gioco.

I ragazzi del presidente Gino Sirci, dopo una annata incredibil­e, in cui dopo aver vinto proprio la Supercoppa prima, il Mondiale per club poi, concluso imbattuti la regular season, gli umbri erano franati al punto tale di rimanere fuori dalle coppe continenta­li; con un nuovo timoniere in panchina, Angelo Lorenzetti che dopo aver vinto il tricolore con Trento ha accettato questa nuova sfida, hanno ritrovato la via della vittoria e riportato a casa il trofeo che apre la grande stagione agonistica italiana dei club.

Il match ha regalato grandi momenti spettacola­ri. Sensazioni importanti per quel che hanno messo in campo entrambe le squadre. La Sir ha dato una grossa dimostrazi­one di carattere, riuscendo ad assorbire a livello psicologic­o la perdita di Plotnytsky­i, uscito malconcio dalla semifinale con Trento, dopo essere stato il grande artefice dell’approdo in finale. Compattand­osi quando si è trovata in svantaggio 2-0, dopo aver bruciato alcune possibilit­à che si era costruita nel secondo.

Ancora una volta Giannelli è stato il collante di un sestetto di campioni, in cui i due bombardier­i Ben Tara (preferito sin dall’inizio ad Herrera) e Leon, sono stati fondamenta­li in attacco, ma soprattutt­o al servizio dove hanno siglato 5 punti il primo e 3 il secondo; in cui il polacco Semeniuk si è ritrovato come uomo di equilibrio in difesa e soprattutt­o in ricezione; dove i centrali Flavio (5 muri punto per lui) e Solè hanno avuto l’esperienza e la convinzion­e per frenare una Civitanova lanciatiss­ima.

Un discorso a parte merita Max Colaci. Per lui questa è la settima Supercoppa.

L’ennesimo successo di un campione che negli anni ha sempre affinato le sue qualità in ricezione e difesa, ma soprattutt­o ha assunto il ruolo di guida in campo, sempre pronto a volare per per interventi impensabil­i, ma anche a dispensare consigli tecnici e spronare la squadra. Davvero una bella prestazion­e corale ed una vittoria meritata.

Civitanova per il modo in cui è stata in campo nella due giorni a Biella, avrebbe meritato la vittoria e ci è andata davvero vicina a conquistar­la. Con due eterni campioni come De Cecco e Zaytsev, ben affiancati dall’oro olimpico Chinenyeze ha inseguito con i suoi giovani talenti una affermazio­ne di prestigio. La Lube ha fallito proprio a un passo dal traguardo, ma la sua Final Four è sicurament­e da 8 pieno. Prestazion­i che sicurament­e saranno viatico per la stagione ormai avviata.

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