Corriere dello Sport

«Una vittoria che ci rende ancora più forti»

Giannelli: «Ben Tara ci ha trascinato nei momenti difficili»

- Di Roberto Barbacci

Simone Giannelli, 27 anni, mentre alza un pallone

Vincere è bello, farlo dopo aver visto la disfatta ad un passo è ancora meglio. Per Perugia, quasi un mantra: rimontare da 0-2 a 3-2 in una finale è un unicum assoluto nell’era Sirci, ma vittorie come queste non si raccontano tutti i giorni. Con 6 palle match annullate e con la forza di chi non ha voluto arrendersi di fronte a niente. «Ci siamo compattati nelle difficoltà, era quello che c’eravamo detti prima di scendere in campo, e questo ha fatto la differenza», spiega Simone Giannelli. Che è uno abituato a vincere, anche se questa ha un sapore particolar­e.

«Tutte sono belle, ed è bello vedere tanta gente felice e sorridente. Non è mai facile vincere la Supercoppa, perché arriva presto e perché non si è pronti e preparati come uno vorrebbe. Per come si erano messe le cose, questa è una vittoria che ci serve per rendere ancora più solido il gruppo e ripartire con maggiore forza e vigore».

Con Ben Tara subito decisivo. «Posso solo fargli i compliment­i per come ha saputo trascinarc­i nei momenti più delicati, specie nel turno di battuta sul 17-20 del terzo set quando ha fatto davvero “la legna”. Ma siamo stati bravi tutti, perché era veramente difficile reagire in quel frangente».

Compliment­i che Angelo Lorenzetti rivolge ben volentieri ai suoi ragazzi. «Questa vittoria è soprattutt­o la loro. Hanno trovato risorse importanti e per quanto visto in questi due giorni hanno meritato di prendersi la coppa. Che è un bel deodorante, nel senso che il suo profumo inebria, anche se poi bisogna vedere se sotto c’è cattivo odore e lavorare quindi per rimuoverlo giorno dopo giorno. In questa final four tante cose hanno funzionato, incluso il fattore C che aiuta, eccome se aiuta. È giusto far festa, anche se domenica a Civitanova ci attende già un altro bel test. Abbiamo speso tanto, da qui alle settimane che verranno sarà “un massacro” per recuperare le forze».

La faccia degli sconfitti è nera come la loro maglia. Quasi come se Halloween si fosse materializ­zato in ritardo di una ventina d’ore. Blengini la prende con filosofia: «Ha vinto Perugia perché ha saputo restare attaccata alla partita anche quando tutto lasciava presagire che fosse ormai andata. Abbiamo costruito tante opportunit­à per chiudere i conti, purtroppo non le abbiamo sfruttare e sono stati bravi loro a credere di poter ribaltare le cose. Domenica avremo l’opportunit­à di rifarci subito proprio contro Perugia, ma lo potremo fare solo se sapremo andare oltre questa delusione».

Enrico Diamantini individua nel terzo set il momento in cui la partita ha girato a favore di Perugia. «Ben Tara ha infilato un turno di battuta straordina­rio e ci ha impedito di completare l’opera. La differenza alla fine è stata minima, usciamo sconfitti ma con la consapevol­ezza di aver dato tutto e di aver espresso un ottimo livello di gioco. Siamo giovani e con tante novità, ci serve tempo per progredire, anche se da questi due giorni sono arrivate tante buone indicazion­i. Perdere così fa male, c’è tanto rammarico, ma saranno motivazion­i in più da sfruttare nel proseguo della stagione».

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La festa a Biella GALBIATI
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