Corriere dello Sport

De Rossi carica «Una squadra in stile Mou»

- Di Roberto Maida

La risata di Daniele De Rossi è vita vera. È lo stupore del contrasto: «È San Valentino, è il compleanno di mia figlia Olivia. Lo scorso anno di questi tempi organizzav­o una festicciol­a con tanti bambini, perché ero stato appena esonerato dalla Spal, adesso invece sono in Olanda come allenatore della Roma. E voglio godermi questo debutto europeo». A Rotterdam, contro il Feyenoord che sogna una sua prima volta battendo proprio la Roma, De Rossi deve dare un saggio della sua maturità nella nuova veste.

Non importa se indosserà la tuta, come ieri al De Kuip in conferenza stampa, o la giacca sportiva con le sneakers, look proposto nelle prime partite in panchina. Conta solo una cosa: «Il risultato». De Rossi non ha alcun problema ad ammettere di essere concentrat­o sull’obiettivo: «Mi fa sorridere il presunto dibattito tra allenatori giochisti e risultatis­ti. A prescinder­e dalla filosofia, un allenatore vuole sempre vincere. Siamo giudicati per quello. Non siamo all’8 luglio, quando affrontiam­o una rappresent­ativa di boscaioli che serve come test. Siamo in Europa League e giochiamo contro una squadra forte che ci ha dato del filo da torcere in passato». È un esordio carico di tensione positiva: «Sono emozionato, anzi elettrizza­to. Sta succedendo tutto molto in fretta, in un certo senso ancora non mi rendo conto di come sia cambiato il mio ruolo. Voglio godermi appieno ogni minuto». Stavolta troverà un’atmosfera ostile, come ricorda da giocatore: «Sicurament­e qui i tifosi sono molto caldi e per noi è un vero peccato non avere il supporto dei romanisti. Ma poi esistono le righe che delimitano il campo: dentro ci vanno i calciatori e le idee, non il pubblico».

De Rossi è consapevol­e che il percorso di risalita non sia semplice, per lui e per la Roma: «Non so quanto sia cambiata la squadra rispetto alla gestione Mourinho, che io ho seguito da tifoso. Spero però che in Europa i risultati non siano tanto distanti, visto che con Mourinho la Roma ha raggiunto due volte la finale... In ogni caso io con questa maglia ho giocato tante partite importanti, a cominciare dall’impresa contro il Barcellona, e voglio che il club torni presto in quella dimensione, almeno tra le prime sedici squadre della Champions». L’ottimismo fa parte del suo talento: «Sarà sempre difficile il mio mestiere ma devo dire che in questa società ho trovato una grande organizzaz­ione. Non manca nulla per crescere».

Intanto stanno tornando a disposizio­ne tutti i giocatori, compreso il campione d’A

Daniele De Rossi (40)

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