Corriere dello Sport

Italiano: Viola è ancora lunga Ma che difficoltà «Ottimi i loro movimenti offensivi. Furioso per lo 0-2 subito»

«Il Bologna non ci ha permesso di reagire. Biraghi più al centro, ha lasciato spazio a Orsolini»

- di Francesco Gensini

Il Frosinone aveva illuso la Fiorentina che i limiti grossi evidenziat­i da un mese e mezzo fossero stati accantonat­i e invece il Bologna li ha tirati fuori di nuovo, con la conseguenz­a che l’atteso salto di qualità immaginato ripartendo da quella vittoria è ancora rimandato: Vincenzo Italiano ne è consapevol­e, ma non butta via tutto. E intanto riconosce i tanti, grandi meriti della squadra di Motta.

MANICHE DA RIMBOCCARE.

«Il Bologna sta bene - ha detto il tecnico viola - e abbiamo cercato di fare di tutto per limitarlo, per metterlo in difficoltà, ma diciamo che sono stati tanto bravi loro, con una qualità e un’efficacia che non ci hanno permesso di attaccarli a nostra volta. Volevamo limitarli, sporcare il gioco rossoblù per creare situazioni nella loro metà campo, ma loro saltano fuori come dicevo con una qualità incredibil­e e bisogna fargli i compliment­i. Alla fine, abbiamo perso un recupero che avrebbe potuto aiutarci a mettere punti in classifica, ma ci rimbocchia­mo le maniche che è ancora lunga». Analizzare gli errori, bene, subito, che domenica c’è il derby a Empoli e questa Fiorentina non è ancora uscita nel tunnel infilato con l’inizio del 2024: e nell’analisi di questa partita ci vanno i gol subìti in maniera diversa ma ugualmente colpevole ed evitabile. ERRORI DA GOL. «C’era sempre un centrocamp­ista del Bologna che si “buttava” dentro e così Biraghi era costretto a stringere: è stata l’occasione in cui abbiamo concesso tanto spazio a Orsolini che in questo momento ha capacità elevatissi­ma di essere concreto. Uno dei pochi errori nel concedergl­i spazio e lui ci ha castigato. Sul 2-0 invece mi sono arrabbiato tantissimo: nell’unica volta in cui il Bologna si affaccia nella nostra metà campo in trenta minuti, quel pallone lo dobbiamo prendere noi per provarci ancora. Invece, lo prendono loro, mentre noi siamo tutti schierati, per andare a segnare e questo mi fa rabbia». Italiano poi spiega la scelta di Beltran e non Bonaventur­a («Per creare superiorit­à nel mezzo dando il pallone ad Arthur che è comunque solo al 40 per cento di condizione, poi nel secondo tempo tre-quattro situazioni che ci potevano dare qualcosa le abbiamo create»), i tentativi là davanti («La quadra l’abbiamo trovata e sappiamo quello che dobbiamo fare, stavolta le abbiamo provate tutte fino a Beltran trequarti, Belotti e Nzola di punta e Ikoné esterno alto tutti insieme»), il recupero da fare di Gonzalez («Nelle gambe non ha più di questi minuti, deve crescere e migliorare»), infine butta manciate necessarie di fiducia e determinaz­ione su questa sconfitta. «Volevamo ripeterci dopo Frosinone, ma abbiamo trovato un avversario che ci ha messo in difficoltà. Volevamo svoltare con una vittoria, ci rimbocchia­mo le maniche per ripartire».

UNITIPERRI­SALIRE. Nikola Milenkovic va oltre e chiama a raccolta tutti: come ha fatto la Curva Fiesole in trasferta al "Dall'Ara" a fine partita. «Abbiamo trovato una squadra in grande forma, con movimenti offensivi ottimi: il Bologna ha sfruttato le sue occasioni e vinto, mentre noi con una gestione differente del pallone potevamo essere più pericolosi. Secondo me abbiamo disputato una buona partita, ma ci è mancato il gol. Detto questo, nei tre anni con Italiano ci sono già stati questi periodi difficili, ma il gruppo ne è sempre uscito con unità d’intenti e d’azioni. Vogliamo farlo anche stavolta per tornare ad essere quelli di un mese fa».

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