Corriere dello Sport

Ritorno all’alba Il Napoli si sveglia con Osi

Victor arriverà questa mattina a Capodichin­o e poi con il tecnico deciderà il programma da seguire: possibile panchina in campionato e mercoledì titolare con il Barça

- Di Fabio Mandarini

NAPOLI-GENOA

CAGLIARI-NAPOLI

SASSUOLO-NAPOLI

NAPOLI-JUVENTUS

NAPOLI-TORINO

INTER-NAPOLI

NAPOLI-ATALANTA

SABATO 25 FEBBRAIO 28 FEBBRAIO 3 MARZO 10 MARZO 17 MARZO 30 MARZO

Victor Osimhen è partito ieri dalla Nigeria e arriverà direttamen­te a Napoli, via Parigi, di buon mattino. Presto, molto presto, dopo un lunghissim­o viaggio cominciato ieri a Lagos. Una maratona aerea che si concluderà oggi, a quarantott­o ore (o giù di lì) dalla partita in programma sabato al Maradona con il Genoa. Un crocevia fondamenta­le per la Champions. Una giornata che il Napoli potrebbe - e vorrebbe - ricordare come quella del ritorno dei gol in campionato, che fanno rima con Osi, dopo un periodo di difficoltà moltiplica­te, guarda caso, proprio dall’assenza di Victor. Per dirla in cifre: 4 reti nelle ultime 6 partite, due alla Salernitan­a e due al Verona; una di Kvara, una di Politano, una di Rrahmani (un difensore) e a coté un autogol. Troppo poco, per una squadra dotata di un tale potenziale offensivo, ma il rientro alla base dell’indomabile centravant­i capace di squarciare punti, linee e reti è senza dubbio la notizia da copertina. La Coppa d’Africa, però, è stata una tremenda fatica durata quasi un mese intero, dal 14 gennaio a domenica scorsa, per un totale di 7 partite giocate dall’inizio alla fine. Compresa una semifinale acciuffata

Victor Osimhen, 25 anni, ha segnato 8 gol finora per i capelli nonostante un attacco di gastroente­rite.

Per intenderci: pensare di averlo in campo dal primo minuto con il Genoa è davvero proibitivo, e così l’idea più plausibile è di vederlo inizialmen­te in panchina. In certi casi però fare previsioni è sempre complicato, a maggior ragione se il soggetto in questione è un super atleta come Osi. E comunque al netto dei 648 minuti accumulati dalla fase a gironi alla finale persa contro la Costa d’Avorio, e con i postumi del problema gastrointe­stinale, della solita collezione di calcioni e soprattutt­o dello stress psicofisic­o, il primo nemico dei muscoli, l’ultima parola spetterà a Mazzarri e allo staff medico.

La ragionevol­e certezza? Osimhen tornerà titolare mercoledì con il Champions con il Barça, nell’andata degli ottavi di finale ancora in programma al Maradona esattament­e come la sfida di campionato: un dettaglio importante perché in questo modo Victor così come i suoi compagni - eviterà la fastidiosa sollecitaz­ione di un’altra trasferta ravvicinat­a andata-ritorno in poche ore. Il viaggio attraverso due continenti cominciato ieri in Nigeria e concluso oggi in Italia, passando per Parigi, è stato già sufficient­e. Tra l’altro, l’organizzaz­ione di un piano-voli con Napoli destinazio­ne finale, gli ha consentito di guadagnare più o meno una giornata per recuperare. Se farà in tempo e se la stanchezza non sarà eccessiva, potrebbe anche fare un passaggio al centro sportivo di Castel Volturno, dove alle 11.30 andrà in scena l’allenament­o, ma pure in questo caso è proibitivo stilare previsioni: troppe le variabili, troppe le combinazio­ni da valutare.

Osimhen in volo ieri da Lagos La squadra spera di averlo già col Grifone per ritrovare il ritmo del gol

L’aspetto fondamenta­le però è che Osimhen, da oggi, sarà a completa disposizio­ne della missione Champions: in campionato e contro il Barcellona. Da sabato e fino all’estate, quando poi si giocherà la partita del futuro: De Laurentiis ha annunciato che andrà via, che partirà, ma fino all’estate c’è ancora tempo per segnare e aiutare la squadra a ritrovare la propria dimensione. Sì. E fino ad allora, beh, non si muoverà più: sarà all-in sul Napoli.

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