Corriere dello Sport

Nel fortino San Siro sprint Inter per la volata

La Champions contro l’Atletico e poi gli scontri diretti a Milano per allungare in vetta sulla Juve

- Di Pietro Guadagno

Atalanta, Napoli, Lazio e il derby: le gare che contano passano dal Meazza

Fattore San Siro. L’Inter, infatti, avrà bisogno del suo stadio per blindare lo scudetto e fare strada in Champions. Attenzione, non è che in casa, finora, il rendimento della squadra nerazzurra sia stato deludente, come nella scorsa stagione, chiusa addirittur­a con 5 sconfitte interne in campionato. Al contrario, quest’anno, i tifosi sono quasi sempre usciti festeggian­do dal catino milanese. Tuttavia, gli unici due capitombol­i di una stagione sin qui straordina­ria sono arrivati proprio tra le mura amiche. In campionato, anche se occorre andare indietro fino al 27 settembre, il blitz lo ha fatto il Sassuolo. In Coppa Italia, invece, il Bologna è riuscito a ribaltare il fattore campo, eliminando i nerazzurri, dopo una rimonta nel secondo tempo supplement­are. E gli emiliani sono stati capaci di strappare un pareggio pure in campionato. Per chiudere, sempre in casa, impattando senza reti contro la Real Sociedad, l’Inter ha mancato la possibilit­à di chiudere al primo posto il girone di Champions. Ad ogni modo, a fare da contraltar­e a queste 4 “incertezze", ci sono ben 11 vittorie casalinghe. Le stesse che la truppa di Inzaghi ha raccolto in trasferta, dove non ha mai perso. Per completare il quadro dei risultati stagionali, ci sono poi i due successi a Riyad che hanno permesso di aggiungere un’altra Supercoppa alla sala trofei di viale Liberazion­e.

PIÙ CASA CHE FUORI. Ebbene, arrivati alla fase decisiva della stagione, per “affollare” ancora di più la bacheca, l’Inter dovrà sfruttare ogni occasione, a cominciare proprio dai match interni. In campionato, infatti, tutti gli scontri diretti che restano saranno a San Siro: Atalanta, Napoli, Lazio, più il derby con il Milan, che solo formalment­e sarà in trasferta. E più in generale, delle 15 giornate che restano da giocare, l’Inter ne disputerà 8 davanti ai suoi tifosi. Vero è che il margine guadagnato sulla Juventus nelle ultime settimane, un +7 che potrebbe anche dilatarsi ulteriorme­nte facendo punti nel recupero con l’Atalanta, garantisce una certa sicurezza. In Champions, invece, nella seconda fase, reti di sicurezza non ce ne possono essere: sarà sempre un dentro fuori, con il fattore campo che inciderà in maniera determinan­te.

DOPPIETTA CASALINGA. Dopo aver trascorso un inizio 2024 quasi sempre in viaggio (quelle con Verona e Juventus le uniche sfide interne a fronte di 5 gare in trasferta), l’Inter è ora attesa da una doppietta casalinga: prima la Salernitan­a, domani sera, e poi l’Atletico Madrid, martedì prossimo. Lautaro e compagni devono ottenere il massimo. Dal lato serie A, perché, battendo i campani, dilaterebb­ero a 10 le lunghezze di distanza dalla Juventus. Dal lato Champions, invece, c’è da guadagnars­i un vantaggio possibilme­nte decisivo in vista del viaggio a Madrid, in quel Wanda Metropolit­ano che, spesso e volentieri, si è rivelato un inferno per le squadre ospiti. A proposito di ambiente, anche i tifosi nerazzurri sono in grado di crearne uno infuocato. Gli spalti sono sempre pieni, che in calendario ci sia un big-match, oppure una sfida di minore cartello. Per intendersi, quest’anno, la media spettatori in campionato è di 73.089. Insomma, sarà pienone anche domani sera con la Salernitan­a. E ovviamente anche martedì con l’Atletico Lautaro e compagni faranno di tutto per far tornare a casa contenti i tifosi nerazzurri.

 ?? LAPRESSE ?? Calhanoglu, un abbraccio tra Lautaro, Thuram e Barella e, sullo sfondo, San Siro colorato di nerazzurro
LAPRESSE Calhanoglu, un abbraccio tra Lautaro, Thuram e Barella e, sullo sfondo, San Siro colorato di nerazzurro

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