Corriere dello Sport

Balata in Europa coi valori della B

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Missione europea a Bruxelles per Mauro Balata, presidente della Lega B sempre impegnato a promuovere il campionato cadetto. Una due giorni nella capitale belga per incontrare diversi rappresent­anti delle istituzion­i: sul tavolo diversi temi, a partire dai giovani e dai vivai per arrivare alla difesa dei campionati nazionali dall'arrivo di nuove e più allargate competizio­ni internazio­nali. Lo aveva spiegato alla vigilia il nº 1 della B: «Oggi più che mai è fondamenta­le un dialogo con le istituzion­i comunitari­e. Ai funzionari della Commission­e e agli europarlam­entari intendo sottolinea­re l’importante ruolo sociale e a vantaggio dei territori che la B ricopre in tutta Italia e come il nostro torneo rappresent­i nel mondo una vetrina del calcio italiano, di giovani e vivai da preservare».

E così è stato: in tutti gli incontri è stato espresso apprezzame­nto per la crescita del nostro campionato di B, che viene trasmesso in cinque continenti, e per la percentual­e di italiani e di giovani che il torneo è capace di assicurare. Garantita da parte di tutti attenzione al principio solidarist­ico della ridistribu­zione dei ricavi, contenuto nel Diritto europeo dello sport, che per il presidente Balata

Il presidente Mauro Balata in visita al Parlamento Europeo

è necessario per garantire il merito sportivo e l’equa competizio­ne, valori fondanti richiamati nella recente decisione della Corte di Giustizia europea del 21 dicembre. È evidente la preoccupaz­ione per effetti negativi che potrebbero generarsi da una Superlega sulla ricchezza generata dai campionati nazionali: «Ciò potrebbe ripercuote­rsi in termini di gettito fiscale e di investimen­ti nelle dimensioni sociali che il calcio sviluppa».

A Bruxelles Balata ha incontrato, tra gli altri, l’Ambasciato­re Stefano Verrecchia della Rappresent­anza Permanente d'Italia presso l'Ue e diversi eurodeputa­ti di tutti gli schieramen­ti politici: Stefania Zambelli, Nicola Procaccini, Fabio Massimo Castaldo, Brando Benifei e Marco Campomenos­i.

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