Corriere dello Sport

Ascoli in testacoda Castori non trema

Dopo le polemiche di Catanzaro, c’è Stroppa da battere. Dubbio Mendes

- Di Andrea Ferretti di Franco Segreto

L’Ascoli si appresta a un altro scontro decisivo. L’anticipo della 6ª di ritorno accende i riflettori sul “Del Duca”: è lì che saranno puntati gli occhi di tutta la B. Marchigian­i a caccia di una vittoria che, ironia della sorte, manca dal match di andata col Catanzaro, l’avversario di sabato scorso. Il calendario asimmetric­o ha infatti posto di nuovo di fronte bianconeri e calabresi a meno di due mesi di distanza. Il 16 dicembre al “Del Duca” finì 1-0. La rivincita di Vivarini al termine di una gara segnata da un finale thrilling con i bianconeri in vantaggio fino all’81’ prima del micidiale uno-due: autogol di Bellusci e, sulla stessa mattonella a pochi cm dalla linea di porta, deviazione da 3 punti di Iemmello.

La sfida ha avuto strascichi e nell’ambiente del Picchio, a partire dal patron Massimo Pulcinelli, dito puntato sull’intervento del Var che ha

Tutino beniamino dei tifosi rossoblù dalla stagione 2017-18 in C, terminata con la promozione tra i cadetti con Braglia al timone. L’anno successivo per lui, la riconferma in B. La scorsa estate il ritorno a Cosenza. Gennaro è già andato in doppia cifra (10 gol), con 7 legni colpiti. Oltre ad essere MVP della squadra, è spesso tra i Top 11 del campionato. Voti tra i più alti e meritatame­nte finito come statuetta nella bottega del maestro Ferrigno di via S. Gregorio Armeno.

«I numeri non mentono mai. Contento di avere trovato un gruppo fantastico che mi supporta in tutto. E un tecnico che con le sue idee sta esaltando le mie caratteris­tiche».

Il portoghese Mendes festeggiat­o dopo un gol. È in forse fatto tornare sui suoi passi Rapuano il quale ha mostrato il rosso diretto a Valzania compromett­endo di fatto il possibile exploit dell’Ascoli che era in vantaggio. Il ko continua a far galleggiar­e la squadra tra la terna della retrocessi­one diretta e i playout. Davanti si sta creando il vuoto e per l’Ascoli l’unica nota positiva è stato il pari tra Ternana e Spezia, anche loro ora a quota 22. «Preferisco giocare con un altro attaccante accanto. Prima o seconda punta, fa lo stesso».

Domani Castori deve rinunciare allo squalifica­to Valzania, ex Cremonese. La speranza è il recupero di Mendes. Dopo aver raggiunto la doppia cifra nella classifica marcatori, l’attaccante portoghese ha saltato la sfida del “Ceravolo” per l’infortunio riportato col Sudtirol. La sua assenza si è fatta sentire eccome, vista la sterilità del finderemo landese Streng e dello slovacco Duris al quale Castori ha regalato l’esordio in una fase in cui il match era però già segnato. In compenso il tecnico ritrova Bayeye, l’esterno impegnato nelle ultime settimane nella Coppa d’Africa con la Nazionale del Congo. Bayeye è tornato e ha trovato diversi volti nuovi tra i compagni di squadra dopo un mercato che ha segnato anche l’accantonam­ento di Adjapong e Falasco. Per quest’ultimo si erano fatti avanti i polacchi del Mks Cracovia, ma il difensore ha detto di no. Per ora l’Ascoli dovrà stipendiar­li fino a giugno, quando scadrà il loro contratto.

Con il secondo peggior attacco della B e 12 ko in 24 gare, l’Ascoli si appresta a questo testa-coda contro i grigioross­i che puntano alla A diretta, decisi a rifarsi dopo il mezzo passo falso con la Reggiana. La media-punti di Castori (0,91) è leggerment­e inferiore a quella del suo predecesso­re Viali (0,92). Bisogna migliorare in fretta.

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